Una cinquantina di docenti sono
davanti all'Ufficio scolastico regionale in via Giudice
Guglielmo a Cagliari: cartelli, bandiere, striscioni e
fischietti per chiedere di non essere più precari. Rappresentano
oltre mille insegnanti, secondo le stime fornite dai sindacati e
dagli stessi prof, che pur avendo diritto alla stabilizzazione
per un concorso già superato, rischiano di essere sorpassati dai
colleghi. Nel mirino gli accantonamenti dei posti del concorso
Pnrr entro la fine dell'anno.
Emblematica la situazione delle maestre della primaria: in
Sardegna sono 106 a chiedere garanzie e certezze. "Abbiamo
sostenuto il concorso ordinario 2020 con non pochi sacrifici -
racconta Daniela Medda, lo scorso anno a San Sperate - Siamo
stati penalizzati rispetto ai colleghi di tutte le altre regioni
per un anno in meno nella graduatoria a causa dei ritardi
dell'Ufficio scolastico regionale. Adesso non chiediamo altro
che non andare in coda ai concorsi Pnrr: rivendichiamo il nostro
diritto e cioè l'immissione in ruolo. Ci aspetta un altro anno
da precari con molti colleghi che non verranno pagati in maniera
corretta e repentina, e questo creerà dei grossi disagi a
livello personale".
Una protesta anche nel nome della continuità didattica:
"Maestra ci sarai a settembre?", questo uno dei cartelli
mostrati durante il sit-in. Una delegazione con i rappresentanti
della Cgil è stata ricevuta dal direttore scolastico Francesco
Feliziani. "Si tratta solo di aspettare la conclusione dei
concorsi Pnrr - ha spiegato all'ANSA - per avere un quadro
completo con una situazione che potrebbe essere addirittura più
vantaggiosa per gli stessi idonei perché ci consentirà di
trovare delle soluzioni migliori per ogni docente. Tra l'altro
ho chiarito che le graduatorie non saranno cancellate".
Sindacati in guardia: "Non ci sono infatti garanzie che poi
rimangano dei posti per tutti gli idonei, a maggior ragione se
poi dovesse essere bandito un altro concorso Pnrr", denuncia
Manuela Valurta della Cgil. Nei prossimi giorni è fissato un
incontro tra Feliziani e le sigle per fare chiarezza sui numeri:
"Noi ci saremo", assicura Valurta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA