Un'udienza lampo per ascoltare un testimone e definire il calendario dei prossimi mesi. E' ripreso in tribunale a Tempio Pausania il processo a porte chiuse nei confronti di Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, i quattro amici genovesi accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italonorvegese.
Su due testi citati dalla difesa e che avrebbero dovuto deporre questa mattina, solo uno si è presentato: Matteo Scarnecchia, figlio dell'attuale moglie di Beppe Grillo, Parvik Tadjik, e del suo primo marito, l'ex calciatore Roberto Scarnecchia.
Matteo all'epoca dei fatti - la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 - lavorava come Pr nella discoteca Billionaire di Porto Cervo. In aula, però, non è comparso uno dei testi più attesi: l'ex ragazzo della principale accusatrice, Enrique Bye Obando, il norvegese di origine nicaraguense accusato dalla sua connazionale di un'altra presunta violenza sessuale subita in un campeggio nel loro paese, un anno prima dei fatti della Costa Smeralda. Intervistato, Obando aveva detto che non era vero niente e che la giovane anzi gli aveva chiesto scusa per quell'accusa.
Oggi l'uomo non si è presentato a Tempio. "Nel nostro caso non abbiamo la prova che sia stato raggiunto dalla convocazione - ha spiegato l'avvocata di Corsiglia, Antonella Cuccureddu - mentre gli altri colleghi lo hanno citato ma la raccomandata è tornata indietro come non ritirata".
In poco più di un'ora, invece, Scarnecchia ha ricostruito la serata di cinque anni fa trascorsa con i suoi amici liguri. Ha risposto alle domande su quanto e che cosa avessero bevuto i ragazzi al Billionaire, cosa esattamente fosse stato portato loro al tavolo, il costo di ogni bottiglia e la quantità di alcolici consumata prima di lasciare il locale. In aula è stato anche mostrato un video, girato da Scarnecchia e acquisito agli atti, nel quale si vedrebbe un approccio dalla ragazza denunciante nei confronti di Ciro Grillo: le immagini ritrarrebbero un bacio tra i due. Il fratellastro di Ciro ha quindi raccontato di essere andato a pranzo il 17 luglio nella casa della madre a Porto Cervo, in cui erano presenti anche i quattro imputati, e di aver parlato con loro degli sviluppi della serata approfittando di un momento di assenza della madre.
"Quello che ricordo - avrebbe detto davanti ai giudici - è la sorpresa dei quattro nel raccontarmi l'esperienza vissuta, quasi meravigliati. Per loro era una cosa inaspettata, tanto più che la proposta, mi hanno detto, era arrivata dalla ragazza".
Nel frattempo, l'avvocata Cuccureddu e il collega Gian Mario Luciano - che oggi ha sostituito Gennaro Velle nella difesa di Corsiglia - hanno sollecitato il tribunale "affinché disponga una perizia che consenta una valutazione completa di uno dei video che riguarda il rapporto sessuale di gruppo in cui si era aleggiato potesse essere presente un quarto soggetto non ripreso. Abbiamo chiesto l'acquisizione di tutti i metadati contenuti sia nel telefono che nell'hard disk che ha raccolto la memoria affinché venga fugato ogni dubbio sul fatto che Francesco Corsiglia non fosse presente sulla scena". Il processo riprende il 7 e 8 novembre con gli ultimi tre testimoni della difesa, quindi si ritorna in aula il 2 e 3 dicembre per udienze tecniche.
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