E' in programma a ottobre a
Cagliari la "Settimana del Cuore", progetto dedicato alla
cardioprotezione del Tribunale di Cagliari con un defibrillatore
monitorato da remoto e collegato a una centrale operativa.
Nei locali del Palazzo di giustizia saranno organizzati corsi
di prima formazione rivolti a tutti gli iscritti all'ordine
degli avvocati, ai magistrati e al personale di cancelleria e di
polizia giudiziaria.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra Simona Buono,
esperta impegnata da oltre 14 anni nella cultura della
diffusione capillare dei defibrillatori pubblici, il consiglio e
il comitato pari opportunità dell'ordine degli avvocati di
Cagliari.
L'iniziativa si articola in due fasi: l'installazione,
all'interno del tribunale, di un defibrillatore di ultima
generazione, collocato al piano terra e collegato con l'Areus;
la formazione del personale, attraverso i corsi con i massimi
esperti del settore.
Tra i principali obiettivi del progetto c'è quello di ridurre
la mortalità da arresto cardiaco promuovendo, soprattutto nei
luoghi pubblici ad alta frequentazione giornaliera, come un
tribunale, la cultura della defibrillazione precoce mediante
l'utilizzo di defibrillatori pubblici a disposizione di tutti.
"Efficacia - è la parola d'ordine del progetto - spiega Buono -
oggi si muore anche a cuore sano. Purtroppo nel tempo le morti
da cuore sono sopravvenute anche a causa di altri sintomi
contemporanei, come lo stress. Dunque la possibilità di
intervenire con un massaggio cardio-polmonare effettuato da
personale formato sarà in grado di mantenere ''viva quella
aritmia mortale, evitando una ipossia celebrale in attesa del
defibrillatore".
Nell'aula magna del liceo classico Dettori, a pochi passi dal
palazzo di giustizia, si terrà la prima seduta plenaria, alla
presenza di esperti luminari, come il cardiologo pisano
Maurizio Cecchini, il "padre" dei defibrillatori, da più di 40
anni impegnato nella medicina d'urgenza e promotore della
rianimazione precoce in Europa.
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