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La "Settimana del cuore" in tribunale a Cagliari

La "Settimana del cuore" in tribunale a Cagliari

Focus sull'importanza dell'uso del defibrillatore

CAGLIARI, 24 settembre 2024, 13:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' in programma a ottobre a Cagliari la "Settimana del Cuore", progetto dedicato alla cardioprotezione del Tribunale di Cagliari con un defibrillatore monitorato da remoto e collegato a una centrale operativa.
    Nei locali del Palazzo di giustizia saranno organizzati corsi di prima formazione rivolti a tutti gli iscritti all'ordine degli avvocati, ai magistrati e al personale di cancelleria e di polizia giudiziaria.
    Il progetto è nato dalla collaborazione tra Simona Buono, esperta impegnata da oltre 14 anni nella cultura della diffusione capillare dei defibrillatori pubblici, il consiglio e il comitato pari opportunità dell'ordine degli avvocati di Cagliari.
    L'iniziativa si articola in due fasi: l'installazione, all'interno del tribunale, di un defibrillatore di ultima generazione, collocato al piano terra e collegato con l'Areus; la formazione del personale, attraverso i corsi con i massimi esperti del settore.
    Tra i principali obiettivi del progetto c'è quello di ridurre la mortalità da arresto cardiaco promuovendo, soprattutto nei luoghi pubblici ad alta frequentazione giornaliera, come un tribunale, la cultura della defibrillazione precoce mediante l'utilizzo di defibrillatori pubblici a disposizione di tutti.
    "Efficacia - è la parola d'ordine del progetto - spiega Buono - oggi si muore anche a cuore sano. Purtroppo nel tempo le morti da cuore sono sopravvenute anche a causa di altri sintomi contemporanei, come lo stress. Dunque la possibilità di intervenire con un massaggio cardio-polmonare effettuato da personale formato sarà in grado di mantenere ''viva quella aritmia mortale, evitando una ipossia celebrale in attesa del defibrillatore".
    Nell'aula magna del liceo classico Dettori, a pochi passi dal palazzo di giustizia, si terrà la prima seduta plenaria, alla presenza di esperti luminari, come il cardiologo pisano Maurizio Cecchini, il "padre" dei defibrillatori, da più di 40 anni impegnato nella medicina d'urgenza e promotore della rianimazione precoce in Europa.
   

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