La Procura di Sassari ha revocato
il sequestro del campo sportivo comunale "Meledina" di Ozieri,
dove il 14 settembre scorso morì Gioele Putzu, il bambino di 9
anni di Olbia, travolto e ucciso dal crollo della porta di
calcetto. Restano sotto sequestro le porte mobili che si trovano
sul campo.
L'inchiesta della Procura di Sassari procede con prudenza. I
carabinieri della Compagnia di Ozieri, che hanno svolto le
indagini, hanno consegnato le relazioni sugli accertamenti
svolti. Nessun nome è stato ancora iscritto sul registro degli
indagati.
Intanto domani a Olbia, nella chiesa di Sant'Ignazio da
Laconi, alle 17, si terrà la messa di trigesimo in ricordo di
Gioele. Una seconda messa si svolgerà martedì 22 ottobre a
Ozieri, nella chiesa di San Nicola, il quartiere dove è successa
la tragedia e dove vivono i nonni del piccolo.
La tragedia si era verificata la sera del 14 settembre, poco
dopo le 18: Gioele era entrato nel campo comunale "Meledina" per
giocare insieme con due coetanei. Una porta mobile, di quelle
piccoli da calcetto che solitamente si usano per gli allenamenti
o per le partite dei più piccoli, era crollata schiacciando il
bambino di 9 anni. I medici del 118 avevano lottato per oltre
un'ora per cercare di salvarlo, inutilmente. Lesioni cardiache
provocate da un trauma, è stato il responso dell'autopsia.
Mentre sul campo sportivo si era appena consumata la
tragedia, a pochi metri, alle 22, si era tenuto il concerto di
Fedez, con migliaia di fan in festa, scatenando furiose
polemiche.
Il sindaco di Ozieri, Mario Peralta, dai canali social, aveva
spiegato che per motivi di ordine pubblico, le autorità
superiori avevano deciso di non annullare il concerto.
Fedez si era difeso dagli attacchi dicendo che prima
dell'esibizione avena chiesto un minuto di raccoglimento per
Gioele.
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