Una deroga sui contratti a
termine per i medici, per sopperire alle criticità del breve
termine e scongiurare buchi di servizio nei pronto soccorso
della Sardegna. Nel lungo termine, invece, si lavora già per
cercare di programmare alcune assunzioni strutturali con una
ricognizione dei fabbisogni che è già stata fatta da Ares e
dalle Asl. E' quanto emerso dall'incontro di ieri fra
l'assessore della Sanità Armando Bartolazzi, la dirigenza di
Ares e le rappresentanze dei pronto soccorso dell'isola.
Il caso più urgente è quello del reparto di emergenza-urgenza
del Giovanni Paolo Il di Olbia: a causa della carenza di medici
e dei contratti in scadenza dei "gettonisti" a rischio è la
copertura dei turni delle emergenze in notturna.
"Nel corso dell'incontro sono state descritte tutte le
criticità presenti e sono stati individuati percorsi in grado di
portare a soluzione, sia nel brevissimo termine che nell'ambito
di un orizzonte strutturale più ampio tutte le problematiche
legate alle contrattualizzazioni in essere", fa sapere
l'assessorato in una nota, lasciando intendere che vi sarebbe
anche un piano B nel caso in cui le deroghe ai contratti per i
medici a gettone non fossero di facile ed immediata attuazione.
"Non vi è pertanto alcun rischio di chiusura dei Pronto
Soccorso, per i quali si intende individuare con rapidità anche
una soluzione di ulteriore rinforzo del personale oltre a quello
già in dotazione", chiude la nota.
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