L'immediato cessate il fuoco a Gaza e la candidatura della Sardegna come sede per una conferenza di pace in Medio Oriente. Ma anche arrivare a "una giusta collocazione geografica, riconosciuta e unanimemente delimitata per entrambi", riconoscendo quindi uno stato Palestinese. Lo prevede una mozione presentata da Sinistra Futura e approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, che impegna la presidente della Regione Alessandra Todde ad assumere tutte le azioni necessarie nei confronti del governo, affinché l'Italia "sottoponga e spinga la comunità internazionale ad agire attraverso le azioni diplomatiche per la risoluzione definitiva del conflitto".
L'Assemblea sarda sollecita inoltre, con lo stop alle armi, "la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e la tutela dell'incolumità della popolazione civile, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all'interno della Striscia"; Viene poi chiesta l'immediata convocazione delle istituzioni internazionali "per una mediazione concreta" tra il popolo palestinese e quello israeliano per definire i confini dei due Stati. Infine di intercedere in tutte le sedi nazionali e internazionali "per ribadire il diritto alla vita e alla pace e, in particolare, anche in applicazione della Convenzione internazionale sui diritti dell'Infanzia, a chiedere la tutela e la protezione di tutti i bambini coinvolti nel conflitto".
Esulta il M5s: "Il Consiglio regionale si schiera formalmente per l'immediato cessate il fuoco a Gaza. Lo fa con una mozione, approvata stamattina, in cui l'Assemblea sarda dichiara anche di riconoscere lo stato di Palestina come nella risoluzione Onu del 2012. Un risultato storico, condiviso e determinato che vede il Consiglio regionale sardo schierato in difesa della pace".
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