La presidente della Regione
Alessandra Todde chiude definitivamente le porte alla legge di
iniziativa popolare Pratobello 24, che ha raccolto oltre 211mila
firme. Nessuna possibilità che il disegno di legge sulle aree
idonee torni in commissione dopo la discussione generale per
valutarlo insieme al testo polare: è quanto ha chiarito la
governatrice questa mattina, al termine dell'incontro della
giunta in Consiglio regionale.
La richiesta era arrivata ieri dalla minoranza durante la
lunga conferenza dei capigruppo, ma la governatrice non cede:
"Non c'è nessuna possibilità - ha spiegato Todde - perché sono
due leggi con finalità diverse: la Pratobello ha una finalità
sospensiva, la legge 45 invece ha una valenza pianificatoria".
"Noi in questo momento dobbiamo pianificare le aree che devono
essere destinate a fare impianti e tutelare invece quelle che
devono essere protette - ha aggiunto -. Dire genericamente che
non ci sono aree idonee non è tutelante, abbiamo una legge
sospensiva che sta funzionando egregiamente quindi in questo
momento portarne un'altra che si sarebbe potuta contrapporre
alla legge 5 (la moratoria), non è quello che serve in questo
momento".
Per Todde "i comitati sono mondi variegati, alcuni di loro
hanno mandato delle osservazioni che sono state prese in carico
e integrate dove possibile, quindi una parte sono state
ascoltate". "Poi c'è una parte dei comitati che dicono 'o
Pratobello o niente'- ha chiarito -, ma chiaramente di fronte a
queste posizioni, noi ci concentriamo sulla pianificazione".
Nel frattempo i lavori dell'Aula che questa mattina deve
cominciare la discussione generale, sono sospesi per una
riunione della minoranza.
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