Un punto nel primo dei due
scontri salvezza a distanza di pochi giorni. E non era scontato
perché contro le dirette concorrenti il Cagliari, a parte Parma,
finora non ha raccolto molto. La testa è già a venerdì prossimo
alla Domus contro il Verona. Obiettivo vittoria: il successo
manca ormai da più di un mese. Ma intanto il Cagliari ha mosso
la classifica e dato continuità al pari con il Milan. E
soprattutto non ha consentito al Genoa di scappare via. Con il
Genoa il Cagliari ha rischiato di perdere, ma ha anche cercato
la vittoria. Proprio nel momento migliore, con Mina e compagni
che sembravano padroni di Marassi, la squadra di Nicola ha
subito il colpo del possibile ko.
Infilando due "classici" del calcio in pochi minuti: dopo il
"gol fallito, gol subito" è arrivata anche la "rete dell'ex",
Piccoli. Ma è una delle caratteristiche di questo Cagliari:
rischia molto quando viene attaccato. Ma allo stesso tempo ha
carattere e giocate per rimettere a posto le cose. Due
peculiarità riscontrate in particolare nelle ultime due sfide:
tranquillità mai, punteggio sempre in bilico. Ora Cagliari
subito al lavoro per una partita che può significare molto: il
Verona in classifica è avanti di una lunghezza e vincere
significherebbe sorpasso.
L'Hellas arriva da una sconfitta pesantissima con l'Inter:
potrebbe essere tramortito. Ma potrebbe essere anche molto
arrabbiato. Cagliari in cerca di equilibrio: Nicola deve ancora
trovare una formula per valorizzare la contemporanea presenza in
campo di Gaetano e Marin senza avere ripercussioni quando gli
avversari ripartono. In porta il mister sembra avere già deciso:
non è stata solo una giornata di stop per ritrovare
tranquillità, anche con il Genoa Scuffet è rimasto in panchina.
Fiducia a Sherri, quasi sicuramente anche con il Verona.
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