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Coniugi uccisi a Cagliari, domani convalida fermo del figlio

Coniugi uccisi a Cagliari, domani convalida fermo del figlio

Interrogatorio per il 44enne accusato del duplice omicidio

CAGLIARI, 02 gennaio 2025, 11:10

di Manuel Scordo

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Avvelenati dal figlio per motivi economici. Lo hanno scoperto i carabinieri del Comando provinciale di Cagliari indagando sulla morte dei coniugi Luigi Gulisano, 79 anni, e Marisa Dessì, di 82, trovati privi di vita nella loro abitazione di via Ghibli a Cagliari, il 5 dicembre scorso per un presunto avvelenamento. Fermato con l'accusa di duplice omicidio volontario Claudio Gulisano, 44 anni, il figlio più giovane dei due, lo stesso che il 5 dicembre scorso aveva chiamato il 112 dopo aver trovato i corpi dei genitori. La svolta è arrivata nella notte tra lunedì e martedì nel corso di un interrogatorio durato oltre sei ore. Claudio Gulisano ha riposto alle domande della pm Rossana Allieri andata nella caserma dei carabinieri di San Bartolomeo per sentire lui e il fratello 46enne Davide, che non è indagato. Nel corso dell'interrogatorio il 44enne si sarebbe contraddetto più volte, tanto che è scattato il fermo. A suo carico, da quanto si apprende, ci sono diversi elementi: un filmato che lo riprende vicino a un'attività commerciale della zona di via Ghibli in un momento in cui lui avrebbe dichiarato di non esserci; il racconto di un testimone che lo ha visto allontanarsi dalla casa dei genitori. Ma anche i cellulari suo e dei genitori. Al microscopio dei carabinieri c'è, in particolare, il telefonino del padre dal quale sarebbe partito un messaggio dopo che i coniugi erano già morti: un sms che potrebbe essere stato spedito proprio da Claudio. In mano agli investigatori, inoltre, ci sono le prove di due prelievi di ingenti somme di denaro fatti dal 44enne dal conto dei genitori. Il movente del delitto sarebbe proprio economico: i coniugi Gulisano erano proprietari di almeno sei appartamenti in città. Il 44enne si portava dietro debiti legati al fallimento di un market che il padre gli aveva regalato e che alla fine era stato costretto a chiudere. La sostanza usata per l'avvelenamento dovrebbe essere nitrito di sodio sciolto o mischiato a cibi o bevande, ma ancora manca una conferma ufficiale.

Oggi in carcere a Uta si terrà l'interrogatorio di convalida del fermo.

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