Si dovrà presentare
davanti ai giudice della Corte d'assise di Sassari il prossimo 8
aprile, Mario Masala, il 38enne originario di Sassari ma
residente a Porto Cervo, che nella mattinata del 3 luglio scorso
alla guida del suo furgone investì ed uccise Tonino Pirastru,
pensionato di 76 anni, nei pressi della sua abitazione a Liscia
di Vacca. La Procura di Tempio Pausania ha disposto per
l'imputato, attualmente agli arresti domiciliari, il giudizio
immediato con l'accusa di omicidio volontario.
Sentito dagli investigatori subito dopo il fatto, Masala
aveva raccontato di aver dovuto sterzare bruscamente per evitare
di travolgere un animale che stava attraversando la strada,
finendo per investire il pensionato nelle vicinanze del
condominio in cui entrambi vivevano. Ma i rilievi effettuati sul
posto dagli agenti della polizia stradale di Olbia e dai vigili
del fuoco, intervenuti per estrarre il corpo di Pirastu rimasto
incastrato sotto al furgone, hanno accertato tutta un'altra
dinamica. Le indagini successive hanno permesso di ricostruire
il passato di Masala e della vittima, i loro legami di
confinanti e soprattutto le rivalità generate dal vicinato.
Interrogato dagli inquirenti, l'imputato, difeso dagli
avvocati Giancarlo Frongia e Domenica Gala, si era avvalso della
facoltà di non rispondere. I familiari della vittima sono
assistiti dai legali Elisa Vacca ed Ezia Orecchioni.
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