E' la sanità a tenere banco nella
politica sarda all'inizio del nuovo anno. Gli esponenti del
campo largo si erano lasciati il 31 dicembre dopo il vertice di
maggioranza ad hoc proprio con il tema individuato come
prioritario sul tavolo, e da qui si riprende.
A cominciare dalla riunione della direzione regionale del
Partito democratico convocata oggi alle 17 a Oristano e tutta
dedicata all'analisi delle proposte avanzate dalla presidente
Alessandra Todde, di modifica del testo del dl presentato lo
scorso agosto e mai ancora discusso in commissione. I vertici
dem dovranno uscire dall'incontro con una linea da riportare poi
al resto della maggioranza.
Ad accelerare i tempi è stata anche la presidente Pd della
commissione Sanità, Carla Fundoni, che ha convocato per martedì
7 gennaio l'ufficio di presidenza del parlamentino per
calendarizzare i lavori. La prima riunione, con l'audizione
dell'assessore Armando Bartolazzi, si terrà già il giorno dopo,
mercoledì 8. Il tempo stringe anche perché nel frattempo è
scattato il primo mese di esercizio provvisorio, autorizzato dal
Consiglio regionale nell'ultima seduta che si è tenuta in
trasferta a Palazzo Bacaredda.
Tra le modifiche principali proposte da Todde e Bartolazzi,
ci sono le specializzazioni diverse per gli ospedali, la nascita
di dipartimenti ad hoc per la prevenzione, la salute mentale, le
dipendenze e la riabilitazione, la riorganizzazione del sistema
di emergenza-urgenza, la costituzione di un hub pediatrico in
seno all'Arnas Brotzu, con l'accorpamento del Microcitemico, che
potrà diventare Ircss (Istituto di ricovero a cura e carattere
specifico) per la pediatria e le malattie rare e l'attivazione
della funzione di Medicina nucleare all'ospedale di Nuoro.
Ma il nodo sono i commissariamenti dei vertici delle aziende
sanitarie, previste nel dl della giunta "per la realizzazione
del processo di efficientamento e di riordino complessivo degli
assetti istituzionali e organizzativi del servizio sanitario
regionale".
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