E' mancato il gol in più e quel
sacro furore visto in Arabia Saudita: il Milan torna in
campionato e non va oltre il pari contro il Cagliari a San Siro.
Finisce 1-1, solo un punto per il debutto in Serie A di Sergio
Conceiçao da allenatore del Milan. "Senza continuità la
Supercoppa vale meno" avverte Zlatan Ibrahimovic prima della
partita. Altro che pancia piena "la Supercoppa è passata" aveva
assicurato Conceiçao alla vigilia. Invece il Milan che doveva
dare inizio alla clamorosa rimonta in campionato, si ferma
davanti al Cagliari (complice una grande partita di Caprile e
l'errore sul pari di Maignan) come era successo all'andata (3-3
dopo il trionfo con Real). Non può essere felice l'allenatore
rossonero, non deve esserlo la squadra. Ma è un dato che tre
squadre in campo in Arabia in Supercoppa non sono andate oltre
il pari: Atalanta, Juventus e appunto Milan. Non è un alibi per
i rossoneri che devono sfruttare ogni chance per recuperare il
terreno perso e contro il Cagliari, non riescono a vincere. Un
primo tempo, aperto con il minuto di silenzio per Cudicini, che
regala poche emozioni perché la più limpida occasione da gol
arriva dal 39' dal Cagliari. Il Milan è andato più volte al tiro
ma senza impensierire davvero Caprile. Ci si aspettava un po'
più dalla squadra reduce dal trionfo a Riad, con la Supercoppa
mostrata ai 69 mila a San Siro. Invece soprattutto nella seconda
metà del primo tempo, il gioco del Milan è lento, macchinoso. I
giocatori sembrano quasi stanchi e provati dalla trasferta in
Arabia. E pensare che per aumentare motivazione e concentrazione
Conceiçao ha imposto alla squadra il ritiro a Milanello e la
rifinitura allo stadio. La lentezza della manovra causa anche
gli errori di alcuni giocatori solitamente precisi, come Fofana.
E il Cagliari con calma e ordine, con il passare dei minuti
sfrutta le difficoltà nel far circolare palla dei rossoneri e
costruisce due importanti occasioni. La prima, al 36', viene
neutralizzata da un'ottima chiusura difensiva di Calabria in
area di rigore, poi è uno splendido intervento di Maignan con la
mano di richiamo in tuffo a togliere dal sette il tiro morbido
di Felici al 39'. E' la più nitida occasione del primo tempo. La
strigliata (probabile) di Conceiçao a fine primo tempo però
porta i suoi frutti. Dopo appena 1' Pulisic va al tiro e
scheggia la traversa. Poi al 6', ci prova ancora Pulisic ed è
ancora un legno a negargli la gioia del gol ma questa volta è
printo a ribadire il rete Alvaro Morata. La gioia però dura poco
e al 10' Zortea trova il pari ma in questa occasione a tradire i
compagni è Maignan che si fa passare la palla sotto la mano,
sbagliando i tempi di intervento, dopo che Fofana non è riuscito
a fermare la ripartenza del Cagliari. Tutto da rifare e il
centrocampista rossonero che cerca subito di farsi perdonare ma
senza riuscirci. Ora la partita è nettamente più divertente. Al
16' Leao guadagna campo e serve Pulisic che da posizione
ravvicinata chiama Caprile al grande intervento. Conceiçao
quindi prova il tutto per tutto con la seconda punta, inserisce
Abraham per Musah e Jimenez per Calabria. E a 10' dalla fine
Abraham ha due grandi occasioni per trovare la vittoria, come
per altro accaduto il Supercoppa. Ma questa volta spreca
tantissimo e prima spara alto sopra la traversa poi calcia
addosso al portiere del Cagliari. Al 43' entra nella mischia
anche Omoregbe (al debutto) al posto di Leao non al meglio. E
nel recupero proprio il giovane Omoregbe confeziona un'altra
buona occasione per Abraham ma Caprile copre bene. Una
grandissima partita del portiere del Caglieri che si impone
anche sulla punizione di Theo Hernandez all'ultimo respiro.
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