/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Naufragio aprile 2015, relitto sarà recuperato e portato ad Augusta

Naufragio aprile 2015, relitto sarà recuperato e portato ad Augusta

AUGUSTA (SIRACUSA), 18 aprile 2016, 19:09

Redazione ANSA

ANSACheck

Arrivo della nave Gregoretti nel porto di Catania con a bordo i 27 sopravvissuti al naufragio del 18 aprile - RIPRODUZIONE RISERVATA

Arrivo della nave Gregoretti nel porto di Catania con a bordo i 27 sopravvissuti al naufragio del 18 aprile - RIPRODUZIONE RISERVATA
Arrivo della nave Gregoretti nel porto di Catania con a bordo i 27 sopravvissuti al naufragio del 18 aprile - RIPRODUZIONE RISERVATA

Arriverà nel porto di Augusta il relitto del natante carico di migranti che un anno fa ha fatto naufragio a largo della Libia, causando oltre 700 vittime, per quella che è considerata la più grande tragedia nel Mediterraneo fra i viaggi della speranza. Il peschereccio è stato recuperato a circa 400 metri di profondità. La notizia è stata confermata anche dalla Procura di Catania, titolare dell'inchiesta, che spiega come la "Marina militare avvalendosi di apparecchiature messe a disposizione da una ditta all'uopo incaricata, provvederà al recupero dell'imbarcazione affondata e delle salme che giacciono all'interno". Il recupero del barcone è gestito da strutture governative, con il ministero della Difesa in prima linea, in coordinamento con strutture locali.

    Secondo quando si apprende, il natante recuperato, dopo l'arrivo nel porto di Augusta, dovrebbe essere sollevato con un pallone aerostatico e spruzzato con dell'azoto liquido per la conservazione e infine trasferito in un capannone.

In una nota la Procura distrettuale di Catania, titolare dell'inchiesta sul naufragio, avvenuto il 18 aprile 2015, ricorda che "proprio in questi giorni, peraltro, sta per iniziare l'ultima e più impegnativa fase delle operazioni di recupero delle salme dei migranti e dell'imbarcazione naufragata". "Infatti, tali operazioni volte per motivi umanitari dal Governo Italiano e delegate alla Marina militare e all'ufficio del Commissario straordinario per le persone scomparse - sottolinea il procuratore Michelangelo Patanè - sino ad oggi hanno consentito il recupero di 169 salme, e in quest'ultima fase, la Marina Militare, avvalendosi di apposite apparecchiature messe a disposizione da una ditta incaricata, provvederà al recupero dell'imbarcazione affondata e delle salme che giacciono all'interno". Un recupero complesso e articolato, ammette la stessa Procura di Catania nel riconoscere "il ruolo di punto di riferimento per il Governo italiano della Marina Militare per l'approntamento delle modalità di intervento".

"E' previsto - spiega il procuratore Patanè - il ricorso a tecnologie avanzate, e un coordinamento per le complesse attività di recupero: basti pensare che il relitto è affondato a una profondità di circa 370 metri e che le centinaia di salme, ancora in esso imprigionate da un anno, devono essere recuperate senza compromettere la pubblica igiene e l'incolumità degli operatori". La Procura distrettuale di Catania ricorda che in seguito al naufragio aveva subito avviato indagini e, sul piano dell'inchiesta, "al fine di accertare con esattezza la dinamica del sinistro, inoltre, con l'indispensabile ausilio della Marina Militare, era stata effettuata un'ispezione subacquea del relitto".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza