"Cosa nostra è contraria a
'inchini' e 'omaggi' ai boss, perché attraggono l'attenzione dei
media, mentre la criminalità organizzata in Sicilia vuole
rimanere sotto traccia". Lo ha detto il comandante dei
carabinieri del Ros, generale Giuseppe Governale, durante la
conferenza stampa a Catania sull'operazione Kronos che ha
portato al fermo di 28 presunti mafiosi, compresi gli attuali
reggenti di tre clan. In una intercettazione ascoltata dai
militari dell'Arma un boss contesta i recenti inchini finiti sui
media a Paternò e San Michele di Ganzaria davanti le abitazioni
dei due capimafia locali. "Non abbiamo bisogno di tutta questa
visibilità e della società civile che si muove - dice il
capomafia - insomma non vogliamo 'pennacchi'. Meno si parla di
noi e meglio è...". Secondo il generale Governale questa è una
tecnica appositamente adottata da Cosa nostra: "dietro una calma
apparente - ha spiegato - si può nascondere meglio una forte
dinamicità criminale".
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