Alle 16,58, ora della strage di via
D'Amelio, a Palermo, alcune centinaia di persone presenti per le
manifestazioni dell'anniversario, hanno osservato un minuto di
silenzio nella strada dove il 19 luglio di 26 anni fa, Cosa
Nostra ha assassinato il giudice Paolo Borsellino e i 5 agenti
della polizia di Stato Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo
Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, che facevano
parte della sua scorta. Poi sono stati suonati il Silenzio e
l'inno di Mameli cui è seguito un lungo applauso. Molti giovani
hanno alzato verso l'alto la mano che teneva l'agenda rossa
simbolo della richiesta di verità e giustizia sulla strage. "Mio
fratello è stato sacrificato sull'altare della trattativa. Se
fosse stato ucciso dal 'nemico' non ci sarebbe una via D'Amelio.
Non saremmo qui con queste agende rosse a chiedere verità e
giustizia'' ha detto Salvatore Borsellino il fratello di Paolo.
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