"Individuare progetti di
riconversione industriale che promuovano investimenti privati e
pubblici, per le bonifiche, l'efficientamento energetico dei
siti, la riqualificazione delle produzioni, utilizzando le
migliori tecnologie disponibili per abbattere le emissioni e
gettare le basi per raggiungere gli obbiettivi della transizione
energetica con l'utilizzo delle nuove tecnologie, delle fonti
rinnovabili". È uno dei passaggi del documento unitario che
Cgil e Cisl hanno presentato al prefetto Giusi Scaduto al
termine della mobilitazione a Siracusa.
"Da Siracusa - sottolineano - può partire lo sviluppo di un hub
energetico di produzione e distribuzione dell'idrogeno verde che
renderebbe la Sicilia la Piattaforma Energetica del
Mediterraneo"
I sindacati chiedono di riattivare "con l'intervento pubblico un
"Piano di Risanamento Ambientale e di riqualificazione delle
aree dismesse", sfruttando anche le prerogative dell'area Sin
(Sito d'interesse nazionale) e Zes (Zona economica speciale).
Cgil e Cisl puntano a "realizzare le infrastrutture necessarie a
rompere la strutturale marginalità siciliana, che sappia
conquistare un nuovo ruolo per il porto di Augusta e preveda il
potenziamento dei trasporti, della logistica e della mobilità
locale". "Occorre riportare in mani pubbliche - osservano - la
gestione delle aree di Punta Cugno e Marina di Melilli, aree
che, se adeguatamente bonificate e riqualificate, possono
attrarre progetti e nuovi investimenti. Occorre un nuovo
condiviso modello di governance che sappia assumere, attraverso
la realizzazione di un Accordo di programma, il governo dei
processi industriali e monitorarne con certezza gli impegni
assunti".
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