"Dalle statistiche a disposizione
del gruppo di lavoro Pretemp, composto da ricercatori e studiosi
che monitorano i temporali forti in Italia dal 2015, questo è
potenzialmente l'evento temporalesco che ha causato il maggior
numero di vittime dal 1970, escludendo le alluvioni". Lo afferma
Francesco De Martin, studente di dottorato dell'Università di
Bologna e co-fondatore di Pretemp. Un evento noto con più alto
tasso di morti è quello occorso l'11 settembre 1970 tra Padova e
Venezia, quando un tornado causò 36 morti, di cui 21 a causa del
rovesciamento di un vaporetto a Venezia.
"Dalle analisi del materiale pubblico non è chiaro se nel
caso del naufragio di Porticello si sia trattato di un tornado,
ossia di una colonna d'aria rapidamente rotante associata a un
cumulonembo, oppure di un downburst, ossia di forti raffiche di
vento lineari associate al temporale", dice Federico Pavan,
studente dell'Università di Venezia che coordina la raccolta dei
report di danni dovuti ai temporali in Italia. I dati raccolti
da Pretemp sono poi inviati all'European Severe Storm
Laboratory, risultando la sorgente ufficiale di dati di danni da
temporali per il nostro Paese. Video di sorveglianza, webcam,
dati da satellite e testimonianze riportate nei mass media
corroborano sia l'ipotesi del downburst che del tornado, senza
escluderle. Se da un lato i testimoni parlano del passaggio di
una "tromba marina", i video pervenuti riportano raffiche di
vento molto intense e brevi, ma unidirezionali. "Mentre in
Italia il numero di tornado è circa il 13% rispetto al numero
totale di danni da vento complessivi, in Sicilia i danni da
tornado sono più frequenti, pari al 27% rispetto al totale",
evidenzia Nicola Carlon, cofondatore di Pretemp e meteorologo.
Inoltre, sull'isola si osservano molte trombe marine, mediamente
38 all'anno.
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