"Abbiamo lavorato su quattro
premesse: rimettere in sesto il bilancio, riorganizzare gli
uffici comunali e semplificare le procedure ammnistrative,
creare una cabina unica per l'utilizzazione dei fondi
extracomunali, avviare una terapia forte per il rilancio delle
aziende partecipate". Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla
aprendo la conferenza stampa in cui ha fatto il bilancio di due
anni e mezzo di sindacatura al Marina Convention Center del Molo
trapezoidale. Con lui tutta la giunta comunale, i
rappresentanti della maggioranza in Consiglio comunale e i
vertici delle aziende partecipate. In primo piano, nella
relazione del sindaco, i conti del Comune che "sono tornati in
ordine con lo sblocco degli avanzi di amministrazione di 70
milioni, con una cassa che conta 398 milioni e un accordo con lo
Stato che porterà in città 180 milioni in 20 anni". Aumentano
anche le entrate (più 3,6 milioni per la Tari e più 2 milioni
per l'Imu). Seguono gli investimenti che grazie al Pnrr e altri
strumenti permetteranno la spesa di decine di milioni per la
città. "Palermo cresce e ha ben otto indicatori economici su
dieci positivi rispetto al resto del Paese", ha sottolineato
Lagalla.
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