"La scuola italiana è sempre più
precaria e vecchia". Lo dice Marcello Pacifico, presidente
nazionale dell'Anief, il sindacato della scuola nato a Palermo e
che conta circa 70mila iscritti.
"Per migliorare lo stato attuale della scuola bisogna
intervenire urgentemente - dice il presidente - Il record sul
precariato, per esempio, anche rispetto ai recenti concorsi,
mette in luce la denuncia che Anief porta avanti da anni: c'è
bisogno di un doppio canale di reclutamento per l'assunzione dei
precari. Lo facciamo per gli insegnanti di sostegno, ma non per
per gli insegnanti curriculari".
Ma non finisce qui. Per il presidente dell'Anief, "è
necessaria una specifica indennità di abuso per i contratti a
termine, che il legislatore ha previsto solo se si fa ricorso in
tribunale. E invece si dovrebbe ottenere per contratto. E poi
anche un'indennità di sede disagiata".
A tenere banco è anche il tema dell'eta dei lavoratori della
scuola.
"Abbiamo più di 235.000 insegnanti over 60, stiamo parlando
della scuola più vecchia del mondo - incalza Pacifico - Più del
50% del personale è over 50, quando, per esempio, nelle forze
armate nelle forze di polizia si va ancora in pensione a 59 anni
col massimo dei contributi, e addirittura per gli ufficiali
dell'esercito con riscatto gratuito della laurea degli anni di
formazione".
L'Anief ha raccolto 75 mila firme in un solo mese per spingere
una petizione per il riconoscimento del burnout (esaurimento
emotivo e fisico) per chi lavora a scuola e il riscatto gratuito
degli anni di formazione universitario, il pensionamento a
sessant'anni e la valorizzazione degli stipendi. "Nel 2001, 24
anni fa il personale della scuola prendeva 1.000 euro in più
all'anno del personale dei ministeri - conclude Pacifico - Dopo
vent'anni prende 7.000 euro in meno, perché nelle leggi di
bilancio sono state tagliate le risorse per i lavoratori della
scuola. Oggi un insegnante e un'amministrativo della scuola
dovrebbero guadagnare 450 euro in più al mese, come per i
dipendenti pubblici".
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