/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pacemaker su bimba 1,4 chili, 'la più piccola al mondo per peso'

Pacemaker su bimba 1,4 chili, 'la più piccola al mondo per peso'

Intervento al Ccpm Taormina. Neonata soffriva di rara patologia

TAORMINA, 27 dicembre 2024, 22:03

Redazione ANSA

ANSACheck
Pacemaker su bimba 1,4 chili,  'la più piccola al mondo per peso ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pacemaker su bimba 1,4 chili, 'la più piccola al mondo per peso ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Impiantato un pacemaker a una neonata di appena un chilo e 400 grammi, dal team medico chirurgico del Centro di cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo, all'ospedale San Vincenzo di Taormina. Secondo i medici è la più piccola paziente al mondo, in termini di peso, a ricevere il dispositivo elettronico. In letteratura ci sarebbe un caso simile, in India, nel 2015. La bambina, di Agrigento, è nata prematura, con un grave difetto di conduzione cardiaca.
    Oggi è stata dimessa.


    La diagnosi eseguita alla 28esima settimana di gestazione ha permesso ai medici dell'Unità operativa complessa di ginecologia ed ostetricia del nosocomio, diretta da Lilly Klein e della Cardiologia pediatrica del Ccpm diretta da Paolo Guccione, di avviare un intenso monitoraggio sia della componente fetale che di quella materna. La paziente è risultata positiva al dosaggio anticorpale per una rara patologia immunitaria congenita definita sindrome di Sjogren. Alcune forme immunitarie possono deprimere la normale conduzione elettrica del cuore, fino all'arresto, soprattutto durante la vita fetale, e causare scompenso cardiaco generalizzato e successivamente la morte del feto. Per tale motivo la signora è rimasta ricoverata in ginecologia dove, grazie alla collaborazione del professor Rosario Foti, reumatologo dell'ospedale San Marco di Catania, per oltre due mesi è stata sottoposta a terapia infusionale con immunoglobuline e cortisone e a giornalieri controlli cardiologici sia fetali che materni. La strategia ha consentito di prolungare la fase della gravidanza fino alla 35esima settimana di gestazione.


    Alla nascita il ritmo del cuore non superava i 50 battiti per minuto e così alla neonata è stato impianto un pacemaker epicardico a torace aperto. Dopo oltre una settimana di ricovero all'Unità operativa semplice di terapia intensiva neonatale del Ccpm, diretta da Eleonora Di Tommaso, con stimolazione artificiale del cuore e senza nessun segno di recupero della frequenza cardiaca, s'è deciso di impiantare un pacemaker definitivo a torace aperto appoggiando gli elettrodi stimolatori sulla superficie del cuore (impianto epicardico ). La procedura chirurgica avvenuta è avvenuta senza complicanze utilizzando uno dei pacemaker più piccoli disponibili (Microny, Abbott, Usa), poco più grande di una moneta da 50 centesimi. Gli interventi eseguiti hanno visto coinvolte l'Uoc di anestesia e rianimazione generale diretta da Giacomo Filoni e l'Uoc di anestesia e rianimazione post-cardiochirurgica diretta da Enrico Iannace.
    "Questo intervento rappresenta un grandissimo esempio di approccio multidisciplinare alle cardiopatie congenite. Oggi la bambina pesa 2,7 kg e ha ripreso un'alimentazione regolare. Il ritorno della madre e della piccola a casa rappresenta un grande successo frutto di abnegazione e competenze maturate negli anni", dice Sasha Agati, direttore del Ccpm Bambino Gesù di Taormina.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza