(ANSA) - CATANIA, 05 AGO - Un nuovo approccio di diagnosi
precoce del cancro al colon-retto basato sull'analisi molecolare
di biomarcatori circolanti nel sangue periferico è stato
realizzato tramite una piattaforma molecolare basata sulla
tecnica Surface Plasmon Resonance Imaging (SPRI) da una giovane
assegnista di ricerca dell'Università di Catania, Noemi
Bellassai, con una tesi di dottorato che nei giorni scorsi è
stata premiata con la Medaglia "Leonardo Da Vinci". Alla base
dello studio l'utilizzo della biopsia liquida, una nuova
metodica non invasiva, altamente sensibile ed economicamente
vantaggiosa, per isolare ed individuare frammenti di DNA di
origine tumorale ed altre molecole target, quali ad esempio
proteine e microRNA e cellule tumorali circolanti nei fluidi
biologici (sangue, plasma, siero, urine e saliva), da campioni
di pazienti con cancro sospetto o diagnosticato. La ricercatrice
ha realizzato "un biosensore plasmonico integrato ad un circuito
microfluidico e a nanostrutture funzionalizzate per la
rivelazione ultrasensibile di mutazioni puntiformi presenti
nella sequenza del gene KRAS, riconosciuto come target
molecolare circolante nel sangue periferico di pazienti sospetti
o già affetti da cancro al colon-retto".
"Grazie alla realizzazione di un nuovo polimero con proprietà
antifouling, in grado di minimizzare l'assorbimento non
specifico sulla superficie del sensore di materiale biologico
che può interferire negativamente sulla rivelazione delle
sequenze target - spiega Bellassai - il saggio SPRI è stato
applicato direttamente a campioni di plasma umano ed offre
un'ottima discriminazione tra sequenze di DNA circolanti nel
sangue di donatori sani e quelle mutate circolanti nel sangue di
pazienti malati presenti a bassissime concentrazioni". (ANSA).