(ANSA) - PALERMO, 08 LUG - La Sicilia spinge l'acceleratore sulle vaccinazioni al personale scolastico e agli alunni.
"Lunedì prossimo avremo una riunione operativa tra ufficio scolastico regionale, assessorati all'istruzione, alla salute e alla mobilità e trasporti per mettere a punto il piano di vaccinazioni nelle scuole". Lo dice l'assessore regionale all'istruzione e formazione Roberto Lagalla. "Immaginiamo in ogni distretto una scuola hub in cui far confluire tutto il personale scolastico e gli alunni, ovviamente individueremo le scuole afferenti allo stesso distretto sanitario".
Proprio ieri il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha affermato che i numeri "sono un po' più confortanti rispetto a quelli nazionali. Abbiamo il 79% circa di popolazione scolastica fra docenti e discenti che ha già ricevuto almeno la prima dose di vaccino su 129.640 aventi diritto". Ma Musumeci non ha dubbi: "Bisogna completare prima che cominci la scuola.
Saremo nelle scuole, con il coinvolgimento dei dirigenti, per venire incontro a chi ancora non ha ritenuto di vaccinarsi. Una riluttanza che considero ingiustificata e ingiustificabile, visto il contatto che l'attività scolastica impone", dice il presidente della Regione Siciliana in un'intervista al 'Corriere della Sera', a proposito del numero di vaccinati anti-Covid tra il personale scolastico. "Il vaccino in Italia non è un obbligo, ma penso - aggiunge Musumeci - che chi ha contatti con gli alunni dovrebbe essere vaccinato per poter lavorare.
Naturalmente non è materia di mia competenza. Mi auguro che da Roma arrivi presto una posizione chiara".
Sulla necessità di sensibilizzare il più possibile la platea degli operatori scolastici ad aderire alle campagne di vaccinazione è d'accordo anche l'assessore Lagalla che dice: "Noi pensiamo di dedicare apposite sessioni di vaccinazione riservate agli operatori della scuola e agli studenti dai 14 ai 18 anni. L'idea alla quale stiamo lavorando in queste ore con l'assessorato alla Salute è quella di un 'vaccini tour'. Nel giro di qualche giorno, dopo la riunione, avremo anche un modello organizzativo"'. Per l'assessore regionale all'istruzione "un ruolo molto importante nel settore scuola ha giocato la questione AstraZeneca, perché volontariamente una larga fetta ha ritenuto di non sottoporsi al vaccino, non è una colpa ma un fatto dovuto al momento mediatico e storico. Oggi abbiamo molte più certezze scientifiche e sanitarie". (ANSA).