(ANSA) - PALERMO, 24 GEN - "Tuttora arrivano al pronto
soccorso del Cervello tantissimi anziani di 80 anni e di 90 anni
non vaccinati. Sarebbe importante capire se sia stata una scelta
dei pazienti, e mi sembra difficile, o delle famiglie o se si
tratti di una mancata sorveglianza da parte del territorio.
Bisognerebbe rivedere questa situazione e cercare di capire cosa
fare per fare vaccinare i deboli. Troppi gli anziani che
arrivano da noi non vaccinati e questi purtroppo non hanno
spesso una prognosi favorevole". Lo dice Tiziana Maniscalchi
direttore del pronto soccorso dell'ospedale Cervello. Al momento
i 260 posti in terapia intensiva del Cervello sono pieni e per
due terzi si tratta di pazienti non vaccinati. "Per quanto
riguarda gli accessi notiamo un leggero calo e questo ci fa ben
sperare - aggiunge - Però aumentano i pazienti che sono affetti
da altre patologie ,soprattutto i fragili e gli anziani. Non
riusciamo a dimettere con facilità questi pazienti perché ci
dicono che vivono a casa da soli e non riescono a badare a se
stessi. Ci troviamo davanti a problemi sociali che dobbiamo
fronteggiare. Servirebbero più posti nelle Rsa, a bassa
intensità di cura. Un tema che verrà affrontato nei prossimi
giorni". (ANSA).