(ANSA) - PALERMO, 24 GIU - Caratterizzare l'olio extravergine
di oliva (Evo) per capire come i processi produttivi possano
influire sulle proprietà nutrizionali e fisiologiche che ne
fanno un alimento "salutistico", dagli effetti benefici e di
prevenzione di alcune patologie. È questo l'obiettivo del
progetto "Trial: alimenti nutraceutica e salute", finanziato
dall'assessorato Attività produttive della Regione Siciliana
nell'ambito del Fesr 2014-2020.
Partner scientifico è il dipartimento "ProMise"
dell'Università di Palermo, affiancato dall'ATeN Center".
Capofila del progetto è "Manfredi Barbera e Figli spa.", azienda
siciliana che si occupa di produzione e commercializzazione di
olio extravergine di oliva; "Nuova Farmaceutica" è l'azienda
partner incaricata di sviluppare alcuni composti nutraceutici
finalizzati al contrasto di quattro diverse patologie cliniche.
L'analisi di campioni di Evo provenienti da cultivar di
elevate qualità nutrizionali, per un totale di oltre 518 mila
chilogrammi di olive siciliane, sarà compiuta attraverso
l'utilizzo della tecnica di spettrometria di massa in fase
liquida ad altissima risoluzione (Lc/Hrms). I campioni di olio
vengono caratterizzati per ottenere informazioni minuziose sulle
concentrazioni di diversi polifenoli come il tirosolo,
l'idrossitirosolo, l'oleocantale e sulla composizione dei
principali acidi grassi. L'obiettivo è ottenere una
ricostruzione dettagliata dell'"impronta digitale" dell'evo in
base ai macro e microcomponenti. Il profilo quali-quantitativo
degli oli d'oliva mono-varietali presi in esame vengono così
"mappati" secondo i claims alimentari indicati dall'Autorità
europea per la sicurezza alimentare (Efsa).
Le analisi, condotte utilizzando le strumentazioni
tecnologicamente avanzate di ATeN Center, hanno il fine di
determinare le relazioni tra la qualità dell'olio Evo, le
caratteristiche del territorio e i diversi fattori produttivi.
In particolare, sono stati presi in esame tre diverse cultivar
(Biancolilla, Nocellara e Cerasuola), tre le differenti zone di
produzione (mare, collina e montagna) e quattro diversi metodi
di frangitura (rulli in pietra, martelli, dischi e
denocciolatori).
"Obiettivo della caratterizzazione - sottolinea il professor
Giuseppe Avellone, responsabile scientifico del laboratorio di
Spettrometria di massa di ATeN Center - è definire i processi
produttivi che consentono di selezionare le cultivar in
relazione alla maturazione/raccolta delle olive e alla
conservazione dell'olio, fattori che influenzano maggiormente la
composizione dell'EVO in acidi grassi e polifenoli. Questo
permetterà di sviluppare strategie di produzione industriale per
generare oli salutistici con caratteristiche specifiche".
Il progetto Trial, nella seconda fase di ricerca, si occuperà
di dimostrare gli effetti benefici degli Evo selezionati e di
alcuni principi nutraceutici su patologie ad alta incidenza come
le malattie trombotiche, la steatosi epatica, il diabete e le
patologie respiratorie croniche. "Le migliori selezioni di Evo
al livello salutistico, a seguito della caratterizzazione
chimica, - spiega il professor Maurizio Averna, responsabile
scientifico del progetto - verranno somministrate a volontari
umani 'in vivo' per individuare un modello di studio che possa
ottimizzarne l'uso per la prevenzione delle malattie e la
conseguente riduzione dei rischi sanitari". (ANSA).