Il 25 marzo approderà in Cassazione il processo per il quale Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono stati condannati a 25 e 28 anni e sei mesi di reclusione per l'omicidio Kercher compiuto a Perugia la sera del 2 novembre 2007. Secondo quanto scrive Neewsweek, si prevede che "il piu' alto tribunale italiano ripristinerà la condanna, facendo di Knox una latitante". Tuttavia, aggiunge, in un lungo articolo di copertina, "una fonte del Dipartimento di Stato Usa ha detto a Newsweek che diplomatici sia in Italia che negli Usa si aspettano che una richiesta di estradizione venga respinta: 'credo che nè l'Italia nè gli Usa vogliano una elemento di irritazione per i rapporti tra i due Paesi, e questo lo sarebbe, se gli italiani insistessero'". E se lo facessero, ha detto ancora la fonte, non ci sarebbe alcuna possibilità di un arresto di Knox negli Usa. Nell'articolo, dal titolo "Amanda Knox sarà trascinata di nuovo in Italia per il processo per omicidio?", la giornalista Nina Burleigh, autrice anche di un libro sull'argomento, ripercorre le varie tappe della vicenda e scrive che il caso e' stato montato sulla base di un cattivo lavoro svolto dalla polizia investigativa, della fretta della pubblica accusa in una piccola cittadina, e sotto forte pressione da parte dei media, con il pubblico ministero che ha accusato Knox ignorando altri sospetti più plausibili. Un cattivo servizio alla giustizia, afferma.
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