I corpi delle vittime della Germanwings sono lì, tra le lamiere in cui sono morti. Per tutto il giorno una trentina di uomini del Peloton Haute Montagne, tra gli oltre 400 impegnati nelle ricerche, hanno setacciato il massiccio del Trois Eveches, sulle Alpi Francesi, per raccogliere elementi utili alla loro identificazione. E nel tardo pomeriggio gli elicotteri hanno recuperato i primi resti dei 150 morti.
"Cerchiamo la seconda scatola nera", quella con i dati del volo, dice Xavier Roy, che coordina le operazioni dal campo volo di Seyne-Les-Alpes. "Ma la nostra priorità - precisa - sono le vittime. I corpi? Sì, sorvolando la zona si vedono...", aggiunge senza fornire dettagli "per rispetto dei familiari".
I medici legali lavorano per ore sul posto della sciagura, anche se "l'identificazione delle vittime inizierà soltanto domani", spiega Laurent Jaunetre, capitano della squadra del soccorso alpino della polizia di Grenoble. Per il presidente della Repubblica francese, Francois Hollande, così come per la cancelliera tedesca Angela Merkel ed il premier spagnolo Mariano Rajoy, che nel pomeriggio hanno visitato i luoghi della tragedia, "ritrovare, identificare e consegnare" i corpi ai loro cari è una priorità.
La zona dello schianto, sulle cui cause al momento non viene esclusa nessuna ipotesi, è impervia e l'impatto con la montagna ha "polverizzato" l'Airbus A320. "Sembrava fosse esplosa della dinamite", racconta Marc Emj, che dal giardino della sua casa di Prads ha assistito in diretta all'incidente. Difficile quindi prevedere quanto ci vorrà per dare una bara su cui piangere ai parenti delle 150 vittime, che la Francia si prepara ad accogliere "nel migliore dei modi", come ha chiesto lo stesso presidente Hollande.
"Siamo pronti a star loro vicini in questa prova estremamente dolorosa", promette Patricia Willanrt, prefetto della Regione Alpes-Haute Provence. Che spiega: "Ci sono 900 posti letto negli alberghi della zona a loro disposizione e 4 unità medico-psicologiche, due francesi, una spagnola ed una tedesca per assisterli". Ben 40 gli interpreti già reclutati per facilitare le comunicazioni, un appello è stato rivolto anche a tutti gli insegnanti delle due lingue. "Servizi che rimarranno attivi - sottolinea il prefetto - finché ce ne sarà bisogno".
Tutto avverrà nella massima discrezione: dal centro sportivo di Seyne-Les-Alpes in mattinata sono stati allontanati giornalisti e cameraman. Lì, dove è già stata allestita la camera ardente per le salme, è stata ricevuta la prima famiglia arrivata dalla Germania e poi alloggiata in un luogo riservato, probabilmente a Digne. La maggior parte dei parenti delle vittime arriverà invece domani, grazie ai tre aerei messi a disposizione dalla Germanwings. Ad assisterli anche alcuni religiosi. "Cercheremo di portare loro un momento di conforto e sostegno", dice il vescovo della diocesi locale, Jean-Philippe Naul, che oggi ha celebrato un momento di preghiera a Seyne.
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