Cinque ex funzionari e dirigenti Enel sono stati rinviati ieri a giudizio dal gup del Tribunale di Pisa, Giulio Cesare Cipolletta, con l'accusa di omicidio colposo per la morte di tre ex dipendenti del campo geotermico di Larderello (Pisa), uccisi dal mesotelioma pleurico nel 2002, nel 2006 e 2008, come conseguenza della lunga esposizione all'amianto. A processo come responsabile civile anche la stessa Enel.
Il gup ha quindi accolto la richiesta della procura generale della Corte d'Appello di Firenze e del difensore di parte civile, l'avvocato Ezio Bonanni. A processo (la prima udienza è fissata per il 20 maggio) andranno Anselmo Giovannoni di Firenze, Guido Palmerini Civis di Viareggio (Lucca), Franco Luccioni di Firenze, Bernardino Billi di Pisa e Carlo Menichelli di Cecina (Livorno). Quasi tutti gli imputati sono ultraottantenni. Secondo l'accusa, hanno omesso "di attuare le misure di prevenzione, di rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui erano esposti e di portare a loro conoscenza i modi di prevenire i danni derivanti dall'esposizione all'amianto". Gli operai avevano lavorato a Larderello fino agli anni Ottanta.
"Ci sono purtroppo decine e decine di altri casi di patologie asbesto correlate - afferma l'Osservatorio nazionale amianto (Ona) -, che saranno portate all’attenzione della magistratura dall’Ona e dall'avvocato Bonanni, che si avvale anche della collaborazione dell’avvocato Isabella Sardella del foro di Pisa". Stamattina alle 10 a Castelnuovo Val di Cecina si terrà l’assemblea informativa Ona alla quale parteciperà anche Bonanni, che informerà i lavoratori malati di patologia asbesto correlate circa "la possibilità di ottenere il risarcimento dei danni oltre alle rendite e al prepensionamento".
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