'Freedom for Gino, Filippo, Salvo e
Fausto''. Striscione apparso nel compound di Wafa, secondo
centro in Libia della ditta di Parma Bonatti, fa i nomi presunti
dei quattro rapiti ed è stato postato su Facebook da un ex
collega dei 4, Manuel Bianchi. "Quello che è successo in Libia -
scrive - poteva benissimo accadere a me fino a un anno fa. Ci si
reca in quei posti per lavorare e non per divertirsi; per farvi
arrivare il gas. Questa volta non ammetto 'se la sono cercata'
ma solo #Solidarietà".
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