Una lettera aperta a Donald Trump sulla sua pagina Facebook: Marwa Balkar, una giovane musulmana nata negli Stati Uniti da genitori della prima generazione di immigrati siriani, scrive al magnate del real estate che ha appoggiato l'idea di un sistema per controllare i musulmani in America con un documento di identificazione. 'Non sono meno umana di te. Non sono meno americana di te'' afferma Balkar, sottolineando che ''non sono facilmente identificabile come musulmana dal mio aspetto, il mio nuovo documento mi consentira' di mostrare chi sono. Il segno della pace rappresenta il mio islam, che mi ha insegnato a oppormi all'ingiustizia e che uccidere una vita innocente e' come uccidere l'umanita'''.
Il candidato per la nomination repubblicana, sull'onda dell'accesso dibattito sull'accoglienza dei rifugiai siriani negli Usa, ha suggerito una sorta di 'schedatura' che identifichi i cittadini per religione, proposta che ha suscitato non poche polemiche.
Marwa Balkar ha 22 anni e vive a Corona, in California. Ha pubblicato la 'lettera aperta' con un post su Facebook in cui spiega quale sarebbe il 'badge' da lei scelto per identificarla, riscuotendo una valanga di 'like'. "Ho scelto il simbolo della pace perché rappresenta il mio Islam, quello che mi ha insegnato a oppormi all'ingiustizia e ad anelare all'unità. Lo stesso che mi ha insegnato che uccidere una vita innocente e' equivale ad uccidere l'umanita'".
"Ho sentito che ci vuole identificare tutti - continua il post pubblicato il 20 novembre -. Ottimo! Allora puo' venire con me", ed elenca una serie di attivita' di volontariato: "Forse cosi' vedra' che il fatto di essere musulmana non mi rende meno americana di lei. Forse puo' rendersi conto che non sono meno umana di lei".
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