"Bisogna fare di tutto per vincere, attaccare in tanti per fare gol": lo dice l'allenatore dell'Inter, Roberto Mancini, alla vigilia della sfida contro il Napoli. "Contro un avversario così forte - dice - servirà un po' di tutto. Loro sono completi, ma noi siamo davanti in classifica e questo è importante. Rimango dell'idea che ci siano 3-4 squadre più forti di noi. Ma giochiamocela. Sappiamo che il risultato del San Paolo non cambierà nulla. Anche se una vittoria ci darebbe una forza enorme". "Quello del gioco - dice l'allenatore alla vigilia della sfida contro il Napoli - è un concetto astratto, ognuno la vede a modo proprio. Chi vince è sempre più forte. Non so se Icardi giocherà, stavolta non posso annunciare nemmeno quattro titolari certi, perché voglio tenere tutti sulla corda. Handanovic gioca...e più degli uomini del modulo, conta l'atteggiamento. Se schiero tre attaccanti e non aiutano, siamo sempre in affanno".
Mancini, non si può fare confronto Higuain-Icardi - "Higuain ha quasi 10 anni in più di Icardi, per questo è un paragone che non si può fare. Uno ha giocato in una delle squadre più forti del mondo, l'altro deve fare il suo percorso che può essere fatto anche di momenti difficili". Lo dice l'allenatore dell'Inter Roberto Mancini alla vigilia della sfida contro il Napoli: "Icardi diventerà uno dei migliori". Al di là di questa certezza, Mancini si sofferma sulla rosa partenopea: "Loro hanno qualità tecniche e tattiche straordinarie. Oltre a Higuain c'è Insegne che sta giocando benissimo. Hamsik mi piaceva ai tempi del Brescia ma non si possono prendere tutti. Sarri lo conosco poco ma i risultati dicono che è un grande tecnico".Bisogna fare di tutto per vincere, attaccare in tanti per fare gol": lo dice l'allenatore dell'Inter, Roberto Mancini, alla vigilia della sfida contro il Napoli. Il tecnico è consapevole dell'importanza della partita del San Paolo pur riconoscendo che in caso di sconfitta in fondo non cambia niente. "Contro un avversario così forte - dice in conferenza stampa - servirà un po' di tutto. Loro sono completi, ma noi siamo davanti in classifica e questo è importante. Rimango dell'idea che ci siano 3-4 squadre più forti di noi. Ma giochiamocela. Sappiamo che il risultato del San Paolo non cambierà nulla. Anche se una vittoria ci darebbe una forza enorme, ancora maggiore di quella che abbiamo adesso".
Sarri, "con Inter gara importante, non fondamentale" - "Non credo che la partita con l'Inter avrà grandi risvolti, in un senso o in un altro, a livello mentale. E' una partita molto attesa, di grande interesse e di sicuro fascino, ma non penso sia fondamentale per il campionato". Lo dice l'allenatore del Napoli, Maurizio Sarri, che aggiunge che "mancano 25 giornate alla fine e qualsiasi risultato dovesse uscire da questa gara non influenzerà nessuno a livello psicologico per il prosieguo della stagione".
"Io non sento alcuna pressione. Se siamo qui è perché abbiamo fatto bene sinora e perché stiamo giocando in un certo modo ben preciso. E così continueremo a fare". Maurizio Sarri cerca di abbassare la pressione che tende a salire a mano a mano che si avvicina la sfida di domani sera al San Paolo con la capolista Inter. Il tecnico dei partenopei, in conferenza stampa dice: "Abbiamo sfidato con successo le più forti del campionato, abbiamo fatto bei risultati con Lazio, Fiorentina, Juventus e Milan e adesso con lo stesso tipo di serenità e mentalità giocheremo contro l'Inter".
Il gioco offensivo e coinvolgente del Napoli, contro quello difensivo e noioso dell'Inter. Due squadre guidate da allenatori profondamente diversi: Mancini, attento all'immagine, e Sarri, alla mano ma capace di fare meglio di illustri predecessori. Questo Napoli è imprevedibile, entusiasmante e può contare sull'estro di Higuain, da cui specialmente l'Inter sa di doversi guardare. Lo ha dichiarato anche Felipe Melo che, in un'intervista, ha promesso di riservargli "molta attenzione" paragonandolo anche a Balotelli che, secondo il centrocampista, doveva essere "menato" in campo. Parole che hanno scatenato l'ira dei tifosi napoletani e infastidito Massimiliano Rosolino, tifosissimo partenopeo e amico personale del goleador: "Higuain non si tocca e i giocatori devono dare il buon esempio, nelle partite e fuori dal campo. E' sbagliato anche paragonare Gonzalo a Balotelli, sono due giocatori totalmente diversi". L'aggressività, però, è il marchio di fabbrica dell'Inter che sopperisce così ad evidenti mancanze tecniche. Lunedì chi vince può tentare la fuga e, se saranno i nerazzurri ad imporsi, sarà la concretezza a vincere sull'estro. Ma le grandi squadre, quelle che restano nella storia, devono anche saper divertire e coinvolgere. Perché il calcio, al di là di moduli e tattica, deve restare uno spettacolo