Le temperature record nei giorni
della merla, che secondo tradizione sono i più freddi dell'anno,
sconvolgono la natura con mandorli, susini e peschi fioriti in
grande anticipo, ed una storica siccità invernale. E' quanto
afferma la Coldiretti nel commentare gli effetti
dell'anticiclone sulla Penisola nel weekend proprio negli ultimi
tre giorni di gennaio, cosiddetti della merla, con temperature
minime sopra lo zero praticamente dovunque e quelle massime
superiori fino a 6 gradi i valori stagionali.
I cambiamenti del clima, con il ritorno dello smog nelle
città, smentiscono anche i proverbi - aggiunge Coldiretti - dopo
un anno che si è classificato in Italia come l'anno più caldo
della storia con una temperatura superiore di 1,42 gradi la
media di riferimento. Il risultato è che ci sono primule, viole
e margherite mentre le mimose sono già fiorite da tempo, in
netto anticipo rispetto alla festa della donne, e nelle campagne
si teme una serie compromissione dei raccolti per il possibile
prossimo ed improvviso abbassamento della temperatura. Ma -
conclude la Coldiretti - a preoccupare per i raccolti sono anche
le forti infestazioni degli insetti patogeni che proliferano per
effetto del caldo fuori stagione.
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