Un'ampia zona del sudovest di Cuba
attende in queste ore l'impatto dell'uragano Matthew che porta
con sè piogge e venti di forte intensità e che ha provocato
l'evacuazione di circa 300 mila persone.
"Ventimila persone sono state portate nei centri di
assistenza e circa 296 mila in altre abitazioni", ha precisato
il numero due della protezione civile, Luis Angel Macareno.
"L'allarme ciclonica" è attiva in sei province dell'area
orientale dell'isola, precisano le autorità, senza escludere
forti mareggiate che potrebbero provocare inondazioni nei
villaggi della costa. "L'allerta è scattato soprattutto nelle
province da Camaguey fino a Guantanamo", ricordano i media
ufficiali.
Matthew dovrebbe toccare "il territorio cubano in un punto
tra la baia di Guantanamo e Cajobabo", precisano i media. Jose'
Rubiera, responsabile del centro meteo dell'Avana, ha definito
Matthew "molto pericoloso", invitando la popolazione a "non
abbassare la guardia" anche quando sembrerà che la tempesta sia
passata, momento nel quale - ha ricordato - avviene il passaggio
"dell'occhio" dell'uragano.
Molti cubani ricordano ancora 53 anni fa l'uragano Flora che
attraversò le stesse zone sulle quali punta ora Matthew e che
fece 1.700 vittime. (ANSA)
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