"Nei giorni scorsi, il terremoto e le forti nevicate hanno messo nuovamente a dura prova tanti nostri fratelli e sorelle dell'Italia centrale, specialmente in Abruzzo, Marche e Lazio". Così papa Francesco all'Angelus. "Sono vicino con la preghiera e con l'affetto alle famiglie che hanno avuto vittime tra i loro cari - ha aggiunto -. Incoraggio quanti sono impegnati con grande generosità nelle opere di soccorso e di assistenza; come pure le Chiese locali, che si prodigano per alleviare le sofferenze e le difficoltà".
"Grazie tante per questa vicinanza, per il vostro lavoro e l'aiuto concreto che portate. Grazie", ha detto ancora il Papa. "E vi invito - ha poi affermato, rivolto ai fedeli - a pregare insieme la Madonna per le vittime e anche per quelli che con grande generosità si impegnano nelle opere di soccorso". Ha recitato quindi un'Ave Maria con i pellegrini presenti in Piazza San Pietro.
Papa: perseverare nella preghiera per l'unità dei cristiani - Dopo la recita dell'Angelus, papa Francesco ha ricordato che "siamo nella Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani". "Quest'anno - ha spiegato - essa ha per tema un'espressione, tratta da san Paolo, che ci indica il cammino da seguire, e dice così: 'L'amore di Cristo ci spinge alla riconciliazione' (cfr 2 Cor 5,14)". "Mercoledì prossimo - ha detto ancora il Pontefice - concluderemo la Settimana di Preghiera con la celebrazione dei Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, a cui parteciperanno i fratelli e le sorelle delle altre Chiese e Comunità cristiane presenti a Roma". "Vi invito a perseverare nella preghiera - ha aggiunto -, affinché si compia il desiderio di Gesù: 'Che tutti siano una sola cosa' (Gv 17,21)".
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