Si disperava e urlava l'attore Domenico Diele , dopo aver investito e ucciso una donna nei pressi dell'uscita autostradale di Montecorvino Pugliano, nel Salernitano, mentre era alla guida sotto effetto di stupefacenti. L'attore, senese di origini, ma trapiantato da tempo a Roma, si trovava in zona per le riprese del film 'Una vita spericolata' del regista Marco Ponti. Diele, volto emergente del cinema e della fiction, ha recitato in diverse pellicole, tra cui 'Acab', e in numerose serie di successo della tv, come 'Don Matteo' e '1992'.
La vittima, Ilaria Dilillo, aveva 48 anni: dopo una serata trascorsa in compagnia di un gruppo di amici, stava tornando a casa in sella al suo scooter a Salerno quando la macchina guidata dall'attore l'ha violentemente tamponata facendola cadere al suolo. Il primo a prestare soccorso è stato Ferdinando Giordano, ex del Grande Fratello 11, che nella notte tra venerdì e sabato, intorno alle due, a un centinaio di metri dallo svincolo autostradale di Montecorvino Pugliano, ha intravisto un corpo a terra. Era quello di Ilaria. A pochi metri di distanza c'era un uomo che si disperava e urlava: "Non ho riconosciuto chi fosse, in quei momenti pensi ad altro. Vedevo solo che piangeva e diceva quasi tra sé e sé: 'Cosa ho fatto, ho fatto una cazzata'". Poi, aggiunge ancora Giordano "a me sembrava disperato, diceva qualcosa, pare che si fosse distratto per colpa del cellulare. Dopo pochi minuti è arrivata la Polizia stradale di Eboli che si è attivata immediatamente. Non so se gli agenti fossero stati allertati da qualcuno o se si trovassero a passare di lì. In ogni caso, da quel momento in poi, Diele non ha detto più una parola. Mi sembrava come se fosse non solo sotto choc ma che si stesse iniziando a rendere conto di quello che era realmente accaduto".
"Mi hanno rovinato l'esistenza. Era l'unica persona che mi rimaneva, l'unico sostegno. Adesso è venuto meno e io ora sono finito" racconta disperato Nicola Dilillo, il padre della vittima, appuntato dei carabinieri in congedo. Recentemente era morta la moglie dell'uomo, rimasto ora solo. Padre e figlia vivevano insieme. "Questi 16 anni di carcere di cui si parla - aggiunge disilluso - sono solo nell'immaginario. Ci sono sempre i cavilli e le attenuanti".
UNA SCENA TRATTA DAL FILM 'A.C.A.B.'
Subito dopo l'incidente, Diele è stato portato all'ospedale di Salerno per gli accertamenti di rito ed è risultato positivo sia ai cannabinoidi che agli oppiacei. E' anche emerso che Diele non potesse guidare, in quanto la sua patente era stata sospesa per un precedente problema di utilizzo di stupefacenti.
La morte di Ilaria deve essere avvenuta quasi nell'immediatezza dell'impatto. Per chi la conosceva, era una donna socievole e benvoluta. "Aveva una parola buona per tutti - racconta un amico - era sempre solare e gioiosa. Aveva passato un brutto periodo a causa della morte della madre, alla quale era legatissima, ma si stava riprendendo. Aveva incominciato da poco ad uscire di nuovo, a frequentare gente e a vivere. È una tragedia alla quale non riusciamo ad abituarci. Ilaria era una donna prudente alla guida e questo ci fa ancora più male".
Ilaria lavorava in uno studio legale del centro cittadino e dai residenti della zona viene descritta come una persona perbene, sempre con il sorriso sul viso. Nessuno riesce a capacitarsi di quanto accaduto. Dolore anche sui social dove amici reali e di chat dedicano canzoni e parole di commiato all'amica appena scomparsa. Il 2 luglio Ilaria avrebbe festeggiato il suo 49esimo compleanno.
Diele, intanto, si trova in carcere a Fuorni (Salerno) con l'accusa di omicidio stradale aggravato, in attesa dell'udienza di convalida che dovrebbe tenersi domani pomeriggio. L'indagine è stata affidata al Pm Elena Cosentino del tribunale di Salerno. I funerali della donna oggi pomeriggio, alle 16.30, nella chiesa del Volto Santo, nel quartiere Pastena.
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