ROMA - L'uragano Irma, pur con qualche fluttuazione di intensità, dovrebbe rimanere potente e di categoria 4 o 5 nei prossimi 2-3 giorni, in cui si avvicinerà e colpirà la Florida. Sono le previsioni del Centro nazionale uragani (Nhc), fatte attraverso le immagini, anche a infrarossi, dei satelliti Aqua della Nasa e Suomi Npp della Nasa e Noaa. "Non ci sono ragioni ovvie perché Irma non rimanga un uragano potente nei prossimi 3 giorni, mentre si avvicina alla Florida.
Irma dovrebbe mantenere la sua intensità finché non si avvicinerà alla terra", commenta il metereologo Lixion Avila, dell'Nhc. Le temperature registrate dai satelliti nelle nubi in cima all'uragano sono di -81,3°. Più sono fredde le nubi in cima, e più alta e forte sarà la tempesta. E' infatti "lo sbalzo termico tra la temperatura superficiale del mare, molto calda adesso, e quella in alto nell'atmosfera, a provocare i venti e le piogge fortissime dell'uragano", precisa Paolo De Girolamo, dell'università Sapienza di Roma. Di solito quando gli uragani si avvicinano alla costa, calano di intensità. "Ma se anche la terra ha una temperatura superficiale alta, è possibile che continui ad esserci lo sbalzo termico con l'atmosfera, e quindi i venti forti", aggiunge De Girolamo
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