Un grande manifesto, che ritrare come in un quadro il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e quello della Giustizia, Alfonso Bonafede, con l'ex latitante Cesare Battisti che sfila tra la gente in piazza, messo alla gogna e pronto ad andare al patibolo in un'atmosfera di qualche secolo fa. Sotto, la scritta 'L'ostensione del mostro, Italia 2019'. E' l'immagine affissa sulla facciata di un chiosco nei nei pressi del ministero della Giustizia a Roma, su Lungotevere dei Cenci, e rivendicata sui social dal collettivo antagonista 'Militant', che in un comunicato descrive i due ministri come "due tronfi inquisitori di fronte ad una gogna".
Il manifesto, ampio 2,5 metri per 2,5 metri, è stato poi rimosso.
"Dopo la cattura di Cesare Battisti - scrive il 'Collettivo Militant' - i due ministri cosplayers, mascherati per l'occasione da poliziotto e secondino, hanno inscenato uno spettacolo grottesco che ha riportato indietro di qualche secolo le lancette della giustizia italiana. L'ostensione del 'mostro' in pubblica piazza, l'esposizione della preda davanti alle televisioni nemmeno fosse un trofeo di caccia, la spettacolarizzazione dell'arrivo in aeroporto trasformato in uno show per le telecamere con tanto di palchetto autocelebrativo fino ad arrivare alla realizzazione del video della vergogna".
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