Sarebbero stati tre i colpi
sparati a bruciapelo, e in rapida successione, tutti alla testa,
dal killer che ha ucciso, l'antivigilia di Natale, Francesco
Capuano, 79 anni, nel garage della sua abitazione a Suzzara. È
quanto sarebbe emerso dall'autopsia condotta oggi, all'ospedale
Carlo Poma di Mantova, sul corpo del pensionato. Sull'esito
dell'esame autoptico, durato circa cinque ore, l'autorità
giudiziaria mantiene però il più stretto riserbo in attesa che i
proiettili estratti dal cranio della vittima, uno alla tempia e
gli altri due ai lati della fronte, siano esaminati, nei
prossimi giorni, dai Ris di Parma. Che entreranno anche
nell'appartamento, ancora sotto sequestro, in cui la vittima
viveva con la figlia per i rilievi che vengono ritenuti
fondamentali per far luce sul caso.
L'omicidio, secondo le prime risultanze dell'autopsia,
sarebbe avvenuto tra le 9 e le 9.30 mentre il pensionato si
trovava in auto, parcheggiata nel box, in attesa della figlia
che, nel frattempo, era salita in casa per prendere alcune cose
che aveva dimenticato. È stata poi la donna, che dopo il
sequestro dell'alloggio si è trasferita da parenti a Suzzara, a
trovare il corpo padre, crivellato di colpi, sul sedile di
guida, riverso sul volante. Le modalità lascerebbero pensare a
un agguato condotto da una persona che conosceva bene le
abitudine della vittima, solita ad uscire tutti i giorni in auto
dopo che la figlia gli aveva aperto la basculante del garage.
Continuano da parte degli investigatori le indagini sul suo
passato, anche se al momento non sarebbe emerso nulla che possa
giustificare un'esecuzione di tipo mafioso. Capuano era
originario di Napoli e aveva lavorato come bidello in una scuola
di Scampia. Nel 2010 si era trasferito a Suzzara con la moglie e
due dei quattro figli. Attualmente, dopo la morte della moglie,
viveva con la figlia Rosa, 46 anni. Dai vicini viene descritto
come una persona tranquilla che non ha mai avuto screzi con
nessuno. Prosegue anche il lavoro degli investigatori alla
ricerca dell'arma del delitto e dei bossoli. Sono stati
rovistati i cassonetti e le aiuole della zona, ma senza alcun
risultato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA