Prima prova maturità 2019, si ritornerà ai "classici"?
Nel 2017 a creare non poca sorpresa tra i maturandi fu una poesia di Giorgio Caproni. Lo scorso anno, invece, a lasciare a bocca aperta gli studenti fu un estratto di un romanzo dello scrittore Giorgio Bassani. E quest’anno, la tipologia A della prima prova della Maturità 2019, quali autori riserverà ai ragazzi? Secondo il noto proverbio “Non c’è due senza tre”, i maturandi potrebbero fare i conti con scrittori non popolarissimi, almeno tra gli studenti. Ma si sa, i vecchi detti non sono certo infallibili. E forse, proprio la Maturità 2019, potrebbe esserne la dimostrazione perché, secondo un’analisi di Skuola.net, quest’anno in prima prova non ci dovrebbero essere sorprese, il condizionale ovviamente è d’obbligo. A farla da protagonisti, almeno per quanto riguarda la tipologia A, potrebbero essere autori per così dire ‘tradizionali’.
Le simulazioni un indizio per la scelta degli autori
Giovanni Pascoli, Elsa Morante, Luigi Pirandello e Eugenio Montale. Sono gli autori proposti dal Miur per le simulazioni nazionali di prima prova degli scorsi mesi. Si tratta quindi di scrittori che possiamo definire ‘classici’, sicuramente conosciuti dagli studenti, perché studiati durante l’ultimo anno o semplicemente perché rientrano nelle più comuni letture estive. Insomma, per le simulazioni non ci sono state sorprese e questo porta a pensare che il Miur manterrà tale orientamento anche per quanto riguarda la prima prova di Maturità 2019 in programma il prossimo 19 giugno.
Autori di fine Ottocento
Non solo le simulazioni, c’è anche un altro indizio che avalla questa tesi: le parole di Luca Serianni, a capo della commissione di esperti Miur incaricata di preparare le tracce della prima prova per la Maturità.
L’esimio linguista, in diversi interventi negli scorsi mesi, facendo riferimento all’analisi del testo, ha affermato che sarà possibile trovare anche le opere dagli autori di fine '800. Parole che possono esser lette come la volontà di invertire la rotta presa negli ultimi due anni dal Miur per la scelta degli autori della tipologia A. Salvo quindi sorprese, da mettere sempre in conto quando si parla di Maturità, è probabile che la commissione di esperti incaricata di preparare le tracce della prima prova si sia orientata proprio su scrittori di fine ‘800. Che sia l’anno di Carducci, Verga o D’annunzio? Lo scopriremo il 19 giugno!
Un autore ‘classico’ e uno più recente?
Bisogna poi tener conto di un fattore, la Maturità 2019 è certamente particolare rispetto alle precedenti. Tanti infatti cambiamenti, non sempre ben digeriti dai maturandi, che il Miur ha apportato all’esame. Tra questi uno riguarda proprio l’analisi del testo della prima prova: non più una sola traccia ma due, raddoppiano quindi anche gli autori. Non è da escludere di conseguenza che la scelta ricada su due personalità appartenenti a periodi diversi: una all’800, quindi sicuramente conosciuto dagli studenti, e una del ‘900 più contemporanea. In questo modo, i maturandi avrebbero quanto meno la possibilità di scelta qualora volessero cimentarsi con la tipologia.
Cosa si aspettano i maturandi?
Nel frattempo sono proprio loro a scommettere, come ogni anno, su chi saranno i prescelti dal Ministero. Secondo un sondaggio di Skuola.net, ben il 42% è convinto che sia una possibilità certa la scelta di autori imprevedibili o comunque poco conosciuti, il 37% crede invece che sia una probabilità e solo il 21%, i più ottimisti, sono assolutamente certi che il prossimo 19 giugno nella prima prova troveranno autori ‘classici’.
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