Niente uscite in barca, anche in
solitario, o immersioni subacquee o nuotate in tempi di
Coronavirus. Raggiungere la barca o la spiaggia comporterebbe
uno spostamento non giustificato da esigenze di lavoro,
situazioni di necessità o esigenze di salute e quindi violerebbe
il Dpcm, ha spiegato il ministero dei Trasporti ribadendolo
anche a Capitanerie, circoli nautici e porti turistici. Il nodo
non è tanto il veleggiare o il nuotare, che non comporterebbero
contatti che possono propagare il virus. "A livello diportistico
tutte le attività sono vietate perché presuppongono uno
spostamento che non rientra nei tre previsti dal Dpcm e quindi
la violazione comporta l'applicazione dell'articolo 650 del
Codice penale" spiegano alla Capitaneria di porto di Genova.
Diverso se una persona vive in barca o se esce in barca per
lavoro, come ad esempio i pescatori.
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