Un nuovo tentativo di
accerchiamento da parte dei pescherecci turchi nei confronti di
imbarcazioni mazaresi, per farli allontanare dalla zona di pesca
dove si trovano, dopo l'assalto di ieri con lancio di pietre e
speronamento. È successo stamattina al motopesca 'San Giorgio I'
che attualmente si trova in acque internazionali tra la Turchia
e la Siria. Lo conferma all'ANSA l'armatore Carmelo Gancitano:
"Anche questa mattina il nostro peschereccio ha subìto un nuovo
tentativo di assalto da parte di alcuni motopesca turchi che lo
stavano accerchiando, così il comandante Giuseppe Dell'Arno ha
deciso di allontanarsi nuovamente".
Ieri un altro peschereccio mazarese, il 'Michele Giacalone',
era stato preso di mira a colpi di pietra e con un tentativo di
speronamento; l'equipaggio del 'San Giorgio I', che si trovava a
poche miglia, aveva deciso di allontanarsi. "In tutto il
Mediterraneo ci sono alcune zone dove i fondali sono profondi e
pescosi per il gambero rosso - spiega l'armatore - come in quel
tratto di mare ed alcune zone di fronte la Libia. Se i nostri
motopesca arrivano sino a lì è proprio per lavorare, visto che
le nostre campagne sono focalizzate solamente sulla pesca del
gambero rosso. Per noi rischiare la vita, con le minacce dei
sequestri, dei colpi d'arma da fuoco e degli attacchi pirateschi
seppur siamo in acque internazionali, è davvero un'assurdità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA