/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Frode fiscale, sequestrato yacht a imprenditore condannato

Frode fiscale, sequestrato yacht a imprenditore condannato

Proprietario anche il figlio che partecipò al reality Rich Kids

MILANO, 06 ottobre 2021, 09:49

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' riconducibile a Federico Bellezza, 28 anni, e a suo padre, già condannato per frode fiscale il mega Yacht battente bandiera britannica sequestrata dai militari della Guardia di Finanza su disposizione del gip di Milano e su richiesta del pm Paolo Storari.
    Bellezza aveva partecipato nel 2016 a un docureality intitolato "Giovani e Ricchi" in cui si descriveva la vita dei cosiddetti "Rich kids", i figli di famiglie facoltose.
    Lo yacht di lusso di 32 metri ormeggiato al porto di Sanremo (Imperia) è appunto riconducibile all'imprenditore torinese, operante nel settore della robotica industriale, già condannato, e a suo figlio.
    Le indagini di polizia giudiziaria, delegate al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, hanno fatto emergere un complesso meccanismo fraudolento con il ricorso a false fatturazioni funzionali all'auto-riciclaggio, con l'interposizione di società straniere.
    L'impiego del veicolo societario di diritto inglese, il cui capitale sociale era detenuto "fiduciariamente" da altre entità giuridiche estere, serviva per nascondere l'origine dei fondi di provenienza illecita e la titolarità effettiva del mega-yacht, riconducibile all'imprenditore indagato e al figlio.
    Da qui le accuse di auto-riciclaggio da evasione fiscale e intestazione fittizia di beni.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza