E' riconducibile a Federico
Bellezza, 28 anni, e a suo padre, già condannato per frode
fiscale il mega Yacht battente bandiera britannica sequestrata
dai militari della Guardia di Finanza su disposizione del gip di
Milano e su richiesta del pm Paolo Storari.
Bellezza aveva partecipato nel 2016 a un docureality
intitolato "Giovani e Ricchi" in cui si descriveva la vita dei
cosiddetti "Rich kids", i figli di famiglie facoltose.
Lo yacht di lusso di 32 metri ormeggiato al porto di Sanremo
(Imperia) è
appunto riconducibile all'imprenditore torinese, operante nel
settore della robotica industriale, già condannato, e a suo
figlio.
Le indagini di polizia giudiziaria, delegate al Nucleo di
Polizia Economico
Finanziaria, hanno fatto emergere un complesso meccanismo
fraudolento con il ricorso a false fatturazioni funzionali
all'auto-riciclaggio, con l'interposizione di società straniere.
L'impiego del veicolo societario di diritto inglese, il cui
capitale sociale era detenuto "fiduciariamente" da altre entità
giuridiche estere, serviva per nascondere l'origine dei fondi
di provenienza illecita e la titolarità effettiva del
mega-yacht, riconducibile all'imprenditore indagato e al figlio.
Da qui le accuse di auto-riciclaggio da evasione fiscale e
intestazione fittizia di beni.
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