"Roma è una città grande ma può essere anche molto piccola. Se mi dovesse capitare di incontrare Manuel Winston Reyes, l'assassino di mia madre, gli farei i complimenti per avere preso per i fondelli tutti. Per essere riuscito a vivere da uomo libero per oltre 20 anni, per essersi fatto una famiglia e avere dato il nome di mia madre a sua figlia". E' quanto afferma Manfredi Filo Della Torre commentando la scarcerazione, che diventerà esecutiva lunedì, dell'uomo colpevole dell'omicidio della madre, la contessa Alberica Filo Della Torre avvenuto nel quartiere romano dell'Olgiata nel 1991. In totale il maggiordomo filippino ha scontato dieci anni di carcere.
"La scarcerazione è una cosa indegna - aggiunge -. E' assurdo che una persona che si è macchiata di un reato così grave possa tornare libero dopo soli 10 anni e poi ci sono persone che per fattispecie meno drammatiche restano dietro le sbarre per molto più tempo. Va ripensato questo sistema. In questa vicenda, inoltre, si è arrivati ad una verità anche grazie a quanto fatto negli anni da mio padre che non si è mai arreso".
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