Sono cento i posti individuati a
Genova e provincia per accogliere i profughi che arriveranno
dall'Ucraina. Lo rende noto la prefettura al termine di un
incontro con le associazioni che gestiscono l'accoglienza. La
Curia ha dato la disponibilità dell'ex seminario e di altri
ambienti gestiti dalle parrocchie, come conferma don Giacomo
Martino, direttore dell'ufficio diocesano Migrantes. "Abbiamo
dato anche disponibilità - continua don Martino - a curare la
parte documentale e burocratica".
Oltre alle istituzioni molte famiglie di genovesi e
associazioni hanno dato la disponibilità ad accogliere le
persone in fuga dalla guerra. L'Associazione piccoli proprietari
di case ha dato la disponibilità di centinaia di immobili vuoti
al Comune, che prevede in particolare "l'arrivo di bambini e
mamme".
"Il cosiddetto 'primo pullman' dall'Ucraina non è ancora
arrivato a Genova, finora sono arrivate persone alla
spicciolata. Di fatto - spiega il consigliere comunale delegato
alle Politiche sociali Mario Baroni l'Ucraina non è nell'Unione
Europea, da un punto di vista legale si tratta di stranieri a
tutti gli effetti, quindi per l'accoglienza occorrerà una
procedura amministrativa ad hoc".
"Domani dovrebbe partire il primo camion di aiuti da Genova
per l'Ucraina, con prodotti alimentari, indumenti e prodotti
igienici per i bambini e medicinali", conclude Baroni.
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