Al via, all'ospedale Sant'Orsola e
in Azienda Usl di Bologna, la sperimentazione, che durerà tre
mesi, del gilet anti-aggressione per gli operatori sanitari che
lavorano in solitudine. Il gilet lancia un potente allarme
sonoro, contestuale all'invio di una telefonata e di un sms con
coordinate Gps alla vigilanza interna per il Sant'Orsola e alle
Forze dell'Ordine per l'Azienda Usl di Bologna, con accensione
di luci led lampeggianti. Il sistema rileva, inoltre, se la
persona è a terra o immobile per troppo tempo e in tal caso
invia automaticamente la chiamata di emergenza.
Il tutto in un gilet di soli 190 grammi. Il dispositivo
consente due tipi di attivazione: volontaria, schiacciando un
pulsante o automatica in caso di un malore con/o senza perdita
di coscienza. La tecnologia impiegata è quella del gilet
anti-violenza D-One, progettato da D-Air lab per i runner che si
allenano di notte e in luoghi isolati. È a partire da questo
dispositivo che D-Air lab e i professionisti dell'Irccs
Policlinico Sant'Orsola e dell'Azienda Usl di Bologna stanno
sviluppando il dispositivo Negroli, vero e proprio presidio
innovativo per la sicurezza dei lavoratori che applica la
tecnologia D-One alle specifiche esigenze del contesto
sanitario. Ad aprile comincia la sperimentazione del gilet sul
personale sanitario dell'Irccs Policlinico Sant'Orsola e su
quello dell'Azienda Usl di Bologna, in particolare su chi ha
necessità di spostamenti notturni o comunque lavora spesso in
solitudine.
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