La Corte europea dei diritti
dell'uomo "ha emesso una sentenza storica contro la Russia a
favore dei Testimoni di Geova. La Cedu ha dichiarato, 6 voti
contro 1, che era illegale per la Russia bandire i Testimoni di
Geova. La Corte ha anche affermato che era illegale vietare le
loro pubblicazioni, i periodici e il sito web ufficiale dei
Testimoni di Geova. Ha ordinato dunque alla Russia di
interrompere tutti i procedimenti penali pendenti contro i
Testimoni di Geova, di rilasciare tutti coloro che sono in
prigione, nonché di restituire tutte le proprietà confiscate o
di pagare un risarcimento adeguato". Lo riferiscono gli stessi
Testimoni di Geova secondo i quali la Russia sarebbe stata
condannata a pagare ai ricorrenti un totale di 59.617.458 euro
"per danni materiali, principalmente beni sequestrati" e
3.447.250 euro "in relazione al danno morale".
Jarrod Lopes, portavoce dei Testimoni di Geova, afferma: "I
Testimoni di Geova di tutto il mondo sono soddisfatti per
l'esauriente giudizio contro la Russia. La Corte europea dei
diritti dell'uomo ha sentenziato che i Testimoni di Geova sono
cittadini rispettosi della legge che, a causa della
discriminazione religiosa, sono illegalmente perseguitati e
incarcerati in Russia. Ci auguriamo che la Russia rispetti le
indicazioni della Corte - afferma ancora il portavoce - e fermi
la persecuzione a livello nazionale e rilasci tutti i 91
Testimoni in prigione. I Testimoni di Geova in Russia attendono
l'opportunità di praticare la loro fede liberamente nella loro
patria, come fanno milioni di compagni di fede in oltre duecento
altri Paesi".
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