La speaker della Camera dei rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, ha fatto la comunione durante la messa in parte presieduta da papa Francesco stamane nella Basilica di San Pietro. E questo nonostante a maggio l'arcivescovo Salvatore Cordileone di San Francisco, la diocesi natale della Pelosi, le avesse vietato di ricevere la comunione nell'arcidiocesi per il suo esplicito sostegno all'aborto.
Pelosi, che attualmente si trova a Roma per una vacanza in famiglia, ha partecipato alla liturgia per la festa dei Santi Pietro e Paolo nella Basilica vaticana e secondo fonti lì presenti che l'hanno riferito al sito Crux ha ricevuto l'Eucaristia.
Pelosi non ha ricevuto l'ostia dal Papa in persona - che peraltro, per il dolore al ginocchio, ha presieduto solo la prima parte della messa e la liturgia della parola, lasciando poi la guida della liturgia eucaristica al cardinale decano Giovanni Maria Re -, ma da uno dei sacerdoti della Basilica, di cui non si conosce la nazionalità. Inoltre non è chiaro se il sacerdote sapesse chi fosse.
L'arcivescovo Cordileone aveva annunciato la sua decisione di impedire alla speaker della Camera Usa di ricevere la Comunione con una lettera ai fedeli il 20 maggio: "Dopo numerosi tentativi di parlare con lei per aiutarla a capire il grave male che sta perpetrando, lo scandalo che sta causando e il pericolo per la propria anima che sta rischiando, ho stabilito che è giunto il punto in cui devo dichiarare che non è ammessa alla Santa Comunione a meno che e fino a quando non ripudi pubblicamente il suo sostegno ai 'diritti' dell'aborto e confessi e riceva l'assoluzione per la sua collaborazione in questo male nel sacramento della penitenza".
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