Mentre il Paese è stretto nella morsa del caldo torrido, con il tasso di umidità che sale e la colonnina di mercurio che arriva anche a oltre 40 gradi, l'Italia raggiunge un primato per nulla invidiabile: nel 2021 è stato il primo paese in Europa e il secondo al mondo per numero di incendi registrati, 1422, per un totale di 160.000 ettari di superficie bruciati. Si tratta del numero più alto registrato nell'ultimo decennio.
Chi sperava in un fine settimana con temperature estive sì ma non roventi non sarà accontentato. Il weekend si preannuncia bollente soprattutto in Pianura Padana, al Centro e in Puglia, dove sono attese notti tropicali. Ma le cose potrebbero cambiare da martedì, quando aria più fresca dal Nord Europa potrebbe riuscire a indebolire lo scudo anticiclonico, specie sulle regioni settentrionali. E potrebbero arrivare temporali.
Tra gli effetti del caldo torrido anche il rallentamento dei treni della linea 2 della Metropolitana milanese imposto dai protocolli di sicurezza. Nel porto di La Spezia un locomotore è deragliato per i binari deformati. Torna a bruciare Roma: dopo i roghi, alcuni col sospetto di dolo, delle scorse settimane le fiamme sono comparse alla pineta di Castelfusano nei pressi di un camping. Va meglio nel Carso, devastato dagli incendi, dove, dopo due giorni di stop è tornato alla normale attività lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone (Gorizia) ed è ripresa anche la circolazione ferroviaria.
Tutto il centro Sardegna, il Campidano e parte della costa orientale dell'isola è a rischio "alto" per incendi. Roghi anche nel ternano e in Alto Adige. La morsa della siccità, in questa situazione, non molla la presa. Continua ad essere preoccupante la portata del Po, stimata nella sezione di Pontelagoscuro (Ferrara) a chiusura di bacino, pari a circa 114 metri cubi al secondo e quindi in costante diminuzione. Condizioni di siccità idrologica estrema caratterizzano anche le altre sezioni principali del fiume e buona parte dei suoi affluenti. Le portate risultano al di sotto dei minimi storici. Non solo, il mare continua a invadere il fiume più lungo d'Italia: la stima di risalita del cuneo salino nei rami del Delta è in aumento, con i rami del Po di Tolle, Maistra e Gnocca totalmente interessati dall'intrusione. Per il Po di Goro e il Po di Pila la lunghezza di intrusione in condizioni di alta marea è pari a 39 km e 36 km dalla costa.
Anche la riserva di acqua disponibile nei grandi laghi è in costante diminuzione. I livelli di invaso del Lago di Como e del Lago d'Idro sono pari ai limiti di regolazione, il lago Maggiore ha un riempimento solo del 16% e -19 centimetri all'idrometro di Sesto Calende. Lago di Garda in diminuzione, con un riempimento sceso al 33%. Il caldo flagella i raccolti, e dove non li compromette li anticipa. Quest'anno la vendemmia in Emilia-Romagna, con lo stacco dei primi grappoli di uve precoci per le basi spumante, sarà intorno al 10 agosto. Giornate difficili per il caldo anche nel resto d'Europa: la Spagna, che ha da poco superato l'ondata di calore, conta mille morti, i Balcani registrano picchi di 44 gradi, il Dipartimento della Gironda, in Francia, è martoriato dagli incendi.
"Viste le temperature estreme raggiunte quest'anno, i dati ci fanno ritenere che nel 2022 avremo un eccesso di mortalità dovuto al caldo, come avvenuto già durante l'estate del 2003. Tanto più che oggi, rispetto a 20 anni fa, per via dell'aumento dell'aspettativa di vita, abbiamo una maggior presenza di anziani e fragili, che sono le persone sulla cui salute il caldo eccessivo può avere un impatto più forte". Lo spiega all'ANSA Chiara Cadeddu, docente di Igiene e medicina preventiva dell'Università Cattolica e coordinatrice del dossier "Il cambiamento climatico in Italia", presentato oggi dall'Italian Institute for Planetary Health.
LE CITTA'- Bolzano registra la giornata più calda dell'anno con 39 gradi. E' il valore più alto registrato nel 2022 in Alto Adige. Il record di luglio è invece di 39,5 gradi, il 19 luglio 2007 a Merano, come ricorda il meteorologo provinciale Dieter Peterlin. Domani, con l'arrivo di alcuni temporali, le temperature dovrebbero essere in lieve e temporaneo calo. Codice rosso per il caldo a Firenze previsto anche per sabato 23 e domenica 24 luglio. La temperatura massima percepita sarà di 38 gradi in entrambe le giornate. Il Comune ha reso noto, inoltre, che a causa del caldo è stata superata la soglia massima di concentrazione di ozono nell'atmosfera, che ieri ha raggiunto un valore 187 microgrammi per metro cubo d'aria, sopra la soglia di legge fissata a 180. "Si invitano i cittadini - afferma Palazzo Vecchio - a evitare attività ricreative con esercizio fisico intenso all'aperto nelle ore più calde della giornata e, nei lavori all'aperto, di concentrare nella fascia pomeridiana le attività faticose e di effettuare pause in zone o strutture all'ombra. Ai soggetti più sensibili (bambini, anziani, asmatici, persone affette da malattie dell'apparato respiratorio) si raccomanda inoltre di evitare la permanenza prolungata all'aria aperta".
L'IMPATTO SULLA SALUTE -"Nel 2020 l'Italia ha segnato uno degli incrementi di temperatura maggiori in tutta Europa, con +1,54 °C rispetto alla media del periodo 1961-1990" ed è considerato un hot-spot climatico ovvero "un'area che continua a surriscaldarsi più velocemente della media globale". Questo ha "un impatto allarmante sulla salute pubblica". È uno dei dati contenuti nel dossier "Il cambiamento climatico in Italia. Lo scenario italiano alla luce del documento Climate Change Is A Healt Crisis", realizzato dall'Italian Institute for Planetary Health (IIPH) insieme all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Presentato oggi nel corso di un evento online, lo studio arriva in un momento di emergenza tra ondate di calore estremo, con punte di oltre 40 gradi nelle principali metropoli europee, incendi e crisi idrica.
L'impatto di questi campanelli d'allarme sono troppo spesso sottovalutati. Il cambiamento climatico impatta sulla salute in vari modi: lesioni e morti causate da inondazioni, incendi e ondate di calore; aumento di malattie trasmesse da zanzare; aumento di problemi cardiovascolari e respiratori. Nella città di Roma, ha precisato la ricercatrice Chiara Cadeddu illustrando il dossier, "la mortalità giornaliera negli over 50, dovuta alle ondate di calore estive è maggiore del 22% rispetto a periodi estivi normali". Ma i cambiamenti climatici sono anche legati a un aumentato rischio di malattie mentali. "Uno studio condotto nell'hinterland bolognese ha notato che per ogni 1 grado sopra i 24, la mortalità tra le persone senza disturbi mentali è aumentata dell'1,9%, mentre tra gli utenti dei servizi di salute mentale, la mortalità è aumentata del 5,5%".
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