"Mi inginocchierei ai piedi per
chiedervi perdono. Ho paura, so che voi ne avete più di me. Ho
sbagliato, cavolo ho sbagliato. Avrei voluto morire io. Dovevo
morire io". Così scrive in una lettera depositata oggi il
poliziotto di 46 anni, già da tempo sospeso dal servizio,
arrestato per omicidio stradale per avere travolto e ucciso a
Roma un giovane di 20 anni, Simone Sperduti. Stamane il gip di
piazzale Clodio ha accolto la richiesta del pm Mario Palazzi
disponendo il carcere per l'uomo. Nel corso della udienza
l'indagato, risultato positivo ai test di droga e alcol, ha
depositato una lettera per chiedere perdono ai genitori della
vittima. "Niente vi ridarà più vostro figlio, ma io farò
qualsiasi cosa possa aiutarvi. Vi chiedo perdono, e a Dio. Avrei
dovuto morire io. Ho il cuore in pezzi, ma so che è nulla
rispetto a quello che state provando voi. Odiarmi è il minimo",
si legge nella missiva del 46 enne, difeso dall'avvocatessa
Pamela Strippoli.
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