Immagini da esaminare
attentamente per valutare se altre persone possano essere
coinvolte nei disordini scoppiati durante il comizio della
presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ieri sera a
Cagliari.
Per il momento non emergono novità, ma le indagini della Digos
proseguono. Sono quattro le persone denunciate per resistenza a
pubblico ufficiale e turbativa di comizio. E tra le persone
identificate - in tutto una trentina - c'è anche il giovane
salito sul palco a pochi minuti dall'inizio del comizio della
leader di FdI sventolando una bandiera arcobaleno chiedendo il
riconoscimento dei diritti della comunità Lgbt+.
La matrice delle contestazioni sarebbe, a giudicare dai cori, di
due tipi: indipendentista sarda e antifascista.
Sono state sventolate, in una zona lontana dal palco di Piazza
del Carmine, bandiere con l'albero deradicato di Arborea,
emblema di volontà di autogoverno come nel periodo giudicale. E
poi lo slogan in sardo, tipico delle manifestazioni
indipendentiste: "Via l'Italia dalla Sardegna".
Poi ci sono stati anche i cori più generici: "Siamo tutti
antifascisti". I disordini sono durati pochi minuti con
l'immediato schieramento di due file di forze dell'ordine in
tenuta antisommossa. Ma tutto quello che è successo è stato
filmato. Da lì ripartono le indagini anche per capire come
improvvisamente siano nati i disordini.
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