Via libera delle istituzioni Ue al Chips Act, il piano presentato dalla Commissione europea nel febbraio del 2022 per raddoppiare la quota di mercato nei semiconduttori del Vecchio Continente dal 10% al 20% entro il 2030 e tagliare la dipendenza dalla Cina e dagli altri Paesi asiatici. E' quanto si apprende a margine dell'ultimo round di negoziati tra il Parlamento europeo e i Paesi membri.
"Accolgo con grande favore l'accordo politico sul Chips Act". La misura "consentirà di creare un'industria dei chip competitiva e di gettare le basi per una quota di mercato globale. Alimenterà un'industria tecnologica pulita 'made in Ue' e rafforzerà la nostra resilienza e sovranità digitale". Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo l'intesa trovata al trilogo tra le istituzioni Ue sul Chips Act.